Semina a Castelluccio, esplode la polemica | Gli agricoltori: "Servono 5 ore di viaggio" - Tuttoggi.info

Semina a Castelluccio, esplode la polemica | Gli agricoltori: “Servono 5 ore di viaggio”

Sara Fratepietro

Semina a Castelluccio, esplode la polemica | Gli agricoltori: “Servono 5 ore di viaggio”

Per raggiungere Castelluccio i trattori dovranno percorrere 90 km di strada | Il sindaco: "Presto 'tunnel' per i mezzi ed un albergo per pernottare"
Mer, 15/03/2017 - 12:16

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Un giro di 90 km e dalle 4 alle 5 ore di viaggio per raggiungere Castelluccio da Norcia. Esplode la polemica tra gli agricoltori dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale che da sabato sarà possibile raggiungere la frazione per la semina e consentire così che anche nell’estate 2017 si ripeta quel meraviglioso spettacolo della natura che è la Fioritura.

>> Articolo correlato: Castelluccio, la Fioritura ci sarà | Da sabato possibile la semina | Il punto sulla situazione della strada

Il Comune di Norcia ieri sera ha annunciato che entro domani è necessario presentare domanda per poter salire, a partire da sabato, con i mezzi agricoli ai Piani di Castelluccio. Con un appuntamento per tutti, per partire in carovana, alle 8 del mattino. I trattori, però, dovranno percorrere (a passo d’uomo praticamente) un tragitto lungo 90 km, passando per il territorio marchigiano. A Castelluccio, quindi, sabato, partendo in carovana, arriveranno all’ora di pranzo. E poi dovranno tornare a Norcia. Da qui la polemica: gli agricoltori sono inferociti.

A farsi portavoce di alcuni di loro è l’associazione “Per la vita di Castelluccio di Norcia onlus“. “La pazienza ha un limite – è il commento dell’associazione – dopo quasi 5 mesi dal terremoto del 30 ottobre, le istituzioni comunicano che i trattori possono risalire a Castelluccio per la semina della lenticchia… peccato che la strada scelta è lunga 90 km (4 o 5 ore con i trattori) e che è la stessa che tutti percorrono da oltre 5 mesi richiedendo un semplice pass al Comune di Arquata per attraversare Piedilama e Pretare. 90 km da percorrere tutti i giorni almeno due volte al giorno. Ma dopotutto la salute e i soldi ce li rimettono gli agricoltori (da mesi senza reddito). E ora di smetterla di prendere decisioni sulla pelle della gente, senza neanche ascoltarla. Basta”. 

E dopo lo sfogo su Facebook a seguito dell’articolo di Tuttoggi.info, l’associazione – fondata e composta da castellucciani come portavoce delle necessità degli abitanti e dei lavoratori del luogo e per contribuire alla ricerca delle migliori soluzioni per restituire alla vita il borgo distrutto dal terremoto – ha diramato successivamente anche un comunicato stampa: “Dopo mesi dal terremoto del 30 ottobre, le istituzioni comunicano che da sabato prossimo i trattori potranno risalire a Castelluccio di Norcia per la semina della lenticchia… Peccato che la strada indicata sia lunga 90 chilometri e il tragitto duri 4-5 ore con i trattori e 2 ore e mezza con le auto e che la strada sia la medesima già aperta a chiunque possieda un semplice pass del Comune di Arquata per attraversare Piedilama e Pretare. Novanta chilometri da percorrere tutti i giorni con i trattori almeno due volte al giorno, sono decisamente troppi. Anche senza tener conto di possibili avarie delle macchine o del rischio di esaurire carburante o le sementi, che costringerebbero ad un’ulteriore ‘traversata’. Poco importa a chi decide: dopotutto sono gli agricoltori, da mesi senza reddito, a rimetterci soldi e salute. Il fatto più grave – prosegue l’associazione – è che si continuano a prendere decisioni sulla pelle delle persone, senza ascoltarle. E sì che l’esistenza di una Onlus rappresentativa e portatrice di interessi legittimi, con cui interloquire, è a tutti nota. Non è stato proposto nemmeno un ‘tavolo tecnico’, che nel nostro Paese non si nega (quasi) a nessuno. Tutto è stato stabilito, lontano dai luoghi e dalle persone direttamente coinvolte, le quali, se interpellate, avrebbero certamente fornito elementi utili per giungere a soluzioni non solo condivise e più efficaci, ma di buon senso”.

Una parziale risposta arriva dall’amministrazione comunale, che ha diramato una nuova nota dell’ente, con un commento entusiasta del sindaco Nicola Alemanno e della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. In cui si annuncia che presto arriveranno delle strutture per lasciare i mezzi sul Pian Grande e sarà possibile anche pernottarvi. “Da sabato prossimo – dice Alemanno – tutti gli agricoltori potranno finalmente raggiungere Castelluccio di Norcia con i mezzi tecnici adeguati per poter procedere alla semina dei campi di lenticchia. Insieme alla Regione Umbria abbiamo mantenuto la promessa di trovare una soluzione entro la metà di marzo. Quanto prima saranno allestiti dei ‘tunnel’ ancorati a new jersey, per il ricovero dei mezzi e delle sementi. Inoltre, per coloro che lo vorranno, sarà messa a disposizione una struttura ricettiva dove poter pernottare”.

Felice della possibilità di garantire la semina del terreno è anche la presidente della Regione, Catiuscia Marini: “Tra i simboli della ripartenza dopo il terremoto, la semina della lenticchia è la più emblematica: è il seme che torna a generare uno dei prodotti più preziosi di questo territorio, bellezza e attività economiche. Un significato che, quest’anno come non mai, va al di là del lavoro stesso e del suo valore economico, segnando e imprimendo slancio alla rinascita di Castelluccio in tutti i suoi aspetti. Con il ripristino della viabilità che man mano renderà più fruibile la stradaprosegue la Presidentesi potrà tornare ad ammirare la tavolozza dei colori della Piana. Con il progetto #rinascitacastelluccio, promosso da Regione Umbria, Ministero delle Politiche agricole e Peruginaconclude – rafforzeremo il nostro impegno per la ripresa e il futuro delle attività agricole e agroalimentari”.

(aggiornato alle ore 15:15)

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