Scuola Elementare di Castel Ritaldi: allarme amianto ingiustificato - Tuttoggi.info

Scuola Elementare di Castel Ritaldi: allarme amianto ingiustificato

Pietro Manna

Scuola Elementare di Castel Ritaldi: allarme amianto ingiustificato

Giuste le preoccupazioni dei genitori, ma l’Ufficio Tecnico del Comune ha tutto sotto controllo
Ven, 25/09/2015 - 12:55

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Nei giorni scorsi alcuni genitori dei bambini che frequentano la nuova Scuola Elementare di Castel Ritaldi, inaugurata appena due settimane fa in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, hanno sollevato la “questione amianto” avendo individuato a vista un capannone adiacente alla scuola con il tetto di Eternit.

Come spesso succede quando si tratta della salute dei propri figli, si è diffuso un allarme, senza per altro che nessuno abbia pensato di chiedere rassicurazioni all’Amministrazione Comunale o all’Ufficio Tecnico del Comune, che invece hanno la situazione perfettamente sotto controllo.

Il Sindaco Reali, interpellato dalla redazione di tuttoggi.info, ha spiegato che l’Ufficio Tecnico ha seguito l’iter stabilito dalla legge che prevede, ogni qual volta si realizzi un edificio di pubblico impiego, di valutare se l’area è sottoposta a “spolvero” ‘amianto e in che misura.

Per calcolare tale misura (indice di degrado) esiste una formula stabilita che dà risultati diversi a seconda della valutazione di alcuni parametri e fattori specifici che vanno dallo stato di conservazione delle strutture in amianto rilevate (più sono fatiscenti e più spolverano) all’insistenza di particolari agenti atmosferici nell’area e così via. Tra l’altro la presenza nel raggio di 300 m di una scuola moltiplica di tre volte il coefficiente di calcolo dell’indice di degrado, per cui tale formula tiene conto di tutto, abbassando il limite della soglia di rischio in presenza di situazioni particolarmente sensibili.

Ebbene l’Ufficio Tecnico del Comune di Castel Ritaldi ha individuato nell’area di 300 metri da suddetta scuola 3 edifici con il tetto di Eternit, e ha incaricato una agenzia specializzata di calcolare i coefficienti da porre nella formula per ottenere l’indice di degrado.

Tale indice è risultato inferiore al valore di 20 punti in due dei tre capannoni individuati e pari a 0 (zero) nel terzo caso, avendo il capannone il tetto incassato in una struttura in muratura che lo sovrasta per quasi un metro d’altezza.

Per tali valori la legge non prevede alcun tipo di intervento obbligatorio in quanto il limite stabilito da essa è pari ad un indice di degrado maggiore o uguale a 25 punti, come si evidenzia dalla tabella sottostate:

tabella

Nonostante la legge non obbligasse il Comune ad alcun intervento l’Amministrazione ha deciso ugualmente di effettuare un’opera di bonifica con un’opera di sopracopertura, che tecnicamente consiste nel “formare una pellicola protettiva sul MAC, mediante applicazione  di sostanze impregnanti che penetrano nel materiale legando le fibre di amianto  alla loro matrice o formando una pellicola di protezione.”

In sostanza si tratta di una sorta di verniciatura atta ad arrestare la dispersione di fibre di amianto che nel caso specifico è stata effettuata in ben tre strati di cui il secondo ed il terzo con l’aggiunta di coloranti diversi, in modo che l’affiorare del colore verniciato per primo possa, in futuro, garantire una facile e veloce valutazione del deterioramento di questa misura di sicurezza e quindi garantirne il ripristino immediato.

I costi di tale operazione sono stati sostenuti dalla ditta edile che ha avuto l’appalto di realizzazione della nuova scuola e non dai proprietari delle tre strutture private con il tetto in Eternit.

Il giorno di apertura della scuola, assicura il sindaco Reali, tutti e tre i tetti in questione avevano avuto almeno la prima mano di trattamento (quella che assicura la stabilizzazione) e proprio in questi giorni la ditta specializzata che sta eseguendo l’opera sta terminando di dare la terza mano all’ultimo tetto rimasto.

La settimana prossima l’agenzia specializzata nelle misurazioni effettuerà nuovamente i rilievi  e sarà nuovamente calcolato l’indice di degrado. Qualora lo stesso non fosse pari a zero, eventualità molto remota e praticamente esclusa dai tecnici specializzati, l’Amministrazione si dichiara decisa a continuare nell’opera di individuazioni delle fonti di inquinamento e nella successiva bonifica.


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