di Carlo Alberto Zualdi
“Nell’intervista rilasciata alcuni giorni fa al Vostro giornale on line dal Presidente della Spoleto Credito e Servizi, dott. Maurizio Hanke, vi sono alcune affermazioni e domande che mi riguardano direttamente e che mi paiono pertanto meritevoli di qualche precisazione.
In primis l’intervistatore afferma che “nel tourbillon dei veleni c’è anche la recente nomina di Leodino Galli e Carlo Alberto Zualdi, rispettivamente al Cda e Collegio revisori di Banca Popolare Spoleto. Notizia questa che ha destato una qualche fibrillazione tra i responsabili dell’istituto di credito”.
Mi limito ovviamente a riferire quanto mi riguarda e, dalle notizie in mio possesso e da contatti avuti con soggetti apicali della banca, non ho rilevato, o almeno non mi sono state rappresentate, fibrillazioni di sorta, anche in considerazione dell’asserita conoscenza, da parte dei medesimi, dei requisiti di professionalità maturati dal sottoscritto in diverse esperienze e cariche analoghe occupate negli anni passati nelle banche del centro Italia appartenenti al Gruppo Intesa Sanpaolo.
Poi, nel prosieguo dell’intervista, si legge “riguardo alla nomina di Galli e Zualdi che per vicende diverse sono o sono stati nell’occhio del ciclone”. Mi preme rilevare in proposito che il sottoscritto è soggetto del tutto nuovo sulla scena di SCS e BPS, non avendo mai occupato alcuna carica all’interno delle due società menzionate né in alcuna delle società partecipate, e quindi, di conseguenza, sono pure del tutto estraneo alle molteplici vicende che, nel bene o nel male, hanno contraddistinto la lunga vita delle società menzionate.
Ancora si afferma che “in queste ore si è appreso che il commercialista che avrebbe tentato di modificare (il condizionale è d’obbligo) i dati societari di Scs dichiarando anzitempo decaduto il precedente board e per questo denunciato alla Procura di Spoleto sarebbe Carlo Alberto Zualdi”. Apprezzo molto il condizionale, ma vorrei ulteriormente precisare due cose. Nel metodo mi pare assai discutibile che un soggetto che fa una denuncia in procura, con la quale intende segnalare una notizia di reato (peraltro solo supposto e pertanto ancor più meritevole di riservatezza) si precipiti poi a riferirne alla stampa. Ciò ha poco a che fare con la ricerca della verità e, quindi, della tutela dei diritti, e molto invece dipende dalla volontà di aggredire e denigrare un (sempre supposto) avversario o nemico. Nel merito, poi, la querela è del tutto infondata in quanto io mi sono limitato, solo in qualità di intermediario abilitato, a trasmettere alla CCIAA una comunicazione dei vecchi amministratori secondo i quali il Consiglio di Stato li avrebbe riabilitati, con allegata sentenza e parere legale; lasciando poi libero il conservatore del Registro delle imprese di valutare se ciò fosse sufficiente ad integrare o meno i presupposti per il reintegro del vecchio Cda. Il Registro non lo ha ritenuto sufficiente e infatti la pratica è stata estinta e quindi nessuno ha falsificato nulla, tanto meno di pubblico. E ciò è confermato dal fatto che ho appena ricevuto notizia che la stessa Procura di Spoleto ha formulato richiesta di archiviazione, addirittura in data 22 novembre 2016, e quindi ben prima che il Consiglio di Amministrazione presieduto da Hanke si insediasse alla guida della cooperativa.
Pertanto non mi pare sia rimasto alcun dubbio in ordine alla correttezza del mio operato ed alla sussistenza dei requisiti di professionalità e di onorabilità che hanno indotto l’attuale Consiglio di Amministratore alla designazione del sottoscritto quale Presidente del Collegio Sindacale della partecipata Banca Popolare di Spoleto S.p.a.
Tanto mi sembrava opportuno segnalare, a beneficio Vostro e dei Vostri cortesi lettori, e per questo Vi ringrazio dell’attenzione”.
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Caro dottor Carlo Alberto Zualdi,
La ringrazio per l’intervento e prendo atto con soddisfazione per Lei e per la Scs che sarà a breve chiamato a rappresentare nel Collegio dei revisori Bps, della comunicazione di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica al Gip di Spoleto di cui, avendo per Sua ammissione avuto conoscenza oggi, non potevamo certo sapere lo scorso 17 marzo, data dell’intervista al Presidente Hanke. Sono convinto che tale notizia contribuirà a rassenerare ancor più i lavori dei soci Scs chiamati domani in Assemblea.
Per il resto, come abbiamo avuto modo di dirci nel corso del cordiale colloquio odierno, quando si è in corsa per una importante carica o ci si è imbattuti in vicende come quella della Nit, da cui Lei è riuscito ad allontanarsi, come Le avevamo riconosciuto in tempi non sospetti, è facile finire nel cosiddetto “occhio del ciclone”. Che l’aria fosse quanto meno tesa intorno a questo momento della vita societaria della cooperativa, lo hanno confermato le risposte che il Presidente Hanke ha reso alle nostre domande. Cordialmente,
Carlo Ceraso