di Carlo Vantaggioli
Che aveva detto TO®? Lunghi giorni di spettacolo. Non fa in tempo il leader maximo, Dante Andrea Rossi, a proferire il verbo sul partito che i “ragazzacci”, i Martellini boys, gli mandano di traverso la conferenza stampa. Anzi, per la verità ci mettono il carico da… 11. Tante sono le firme che accompagnano il comunicato, personaggi ormai sulla via del tramonto e perfetti sconosciuti. Una sorta di mini armata Brancaleone. Neanche tanto boys a guardar l’età di alcunidi loro. Ma tutto serve per rinvigorire la zizzania, per tener alta la tensione. E così nel Pd spoletino volano gli stracci (se non si vuol proprio parlare di quel ventilatore che sparava…), senza che ci sia più un freno. Stavolta i toni sono pesantucci con Rossi bollato come ‘scortese’, ‘stizzoso’. A lui la truppa cammellata consiglia medicamenti alla “camomilla” e settimane di cure al “fegatello” in quel di Chianciano. Per non parlare della ‘concezione oligarchica’ che il segretario avrebbe del piddì per finire, udite udite, con riferimenti psichiatrici di grande eleganza: “se c'è qualcuno che deve andare 'fuori' lo faccia, ma non vada 'fuori di testa”. Noblesse oblige. Il day after della conferenza di Rossi dunque è tutto per la base margheritina, seppur sparuta. E siccome tutto scorre, come dicevano gli antichi, tanto vale riempire il fiume di stracci. La novità del giorno però, al di là della querelle, è l’ipotesi che dietro gli attacchi ci sia una trama superiore. Non si spiegherebbe diversamente che l’odierno comunicato al vetriolo sia stato diramato dall’ufficio regionale del Pd. Neanche a dirlo, guarda un pò, dalla stanza degli ex margheritini. Un’altra brutta pagina per il Partito che sembra sembra più intenzionato a buttar via l’acqua sporca con tutto lu potto (vd. articoli correlati). E pensare che appena ieri Rossi parlava della maturità raggiunta dal Partito, della voglia di star insieme. Non resta che una domanda: a quando l’olio di ricino?
Ecco la nota giornaliera: ‘Una legittima richiesta firmata da 14 consiglieri comunali, tesa a chiedere una loro presenza nella segreteria comunale, rischia di diventare la classica tempesta in un bicchiere d'acqua’. Così Paolo Martellini, uno dei 14 firmatari commenta la “stizzosa presa di posizione” del segretario comunale del Pd che, nell'argomentare si “spericola” sino a minacciare provvedimenti a carico di alcuni “reprobi”. In questi casi, affermano alcuni firmatari della nota molto più che appellarsi a norme statutarie come fa il coordinatore Rossi, giova ricorrere a qualche buona tazza di camomilla e, per i casi più impellenti, ad una settimana di soggiorno a Chianciano. Se nell'intenzione del coordinatore-vicesindaco resta ancora valida la più volte ribadita idea di un “partito plurale”, si fa fatica a capire la palese ostilità di allargare la partecipazione non solo ad alcuni consiglieri comunali ma anche ad un consigliere provinciale, alla segreteria comunale di soggetti che, rispettosi, essi si, delle norme statutarie non rivendicano una posizione “deliberante” ma, molto più coerentemente, una presenza di carattere consultivo. Il silenzio apposto alla cortese richiesta (come noto “domandare è lecito, rispondere e cortesia”), appartiene ad una visione di tipo oligarchica che contraddice lo spirito e il così detto “radicamento territoriale”che stanno all'origine del PD. Allo stato degli atti la posizione del documento non cambia, tanto meno in presenza di esternazioni che, quando provengono dal Segretario Nazionale nei confronti di qualche scissionista sono sacrosante mentre, quando vengono impropriamente mutuate dal segretario comunale Rossi, assimilandoci al probabile transfughi, sono semplicemente ridicole. Se c'è qualcuno che deve andare “fuori” lo faccia ma non vada “fuori di testa”. F.to: Franco Di Marco, Gianfranco Bellini, Wilma Fiata, Luigi Rossi, Amerigo Montini, Giuseppe Filippi, Paolo Gentileschi, Pietro Cascianelli, Anna Massarelli, Danilo Gentileschi, Davide Falchetti.
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