"San Valentino non si tocca", Santo "ostaggio" dei fedeli per protesta - Tuttoggi.info

“San Valentino non si tocca”, Santo “ostaggio” dei fedeli per protesta

Luca Biribanti

“San Valentino non si tocca”, Santo “ostaggio” dei fedeli per protesta

Protesta clamorosa per impedire la traslazione del patrono di Terni
Ven, 12/02/2016 - 21:32

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Aggiornamento delle 00:00 – Giunge inaspettato l’intervento che sembra momentaneamente spezzare le tensioni all’interno chiesa di San Valentino a Terni. Un fedele irrompendo della confusione della protesta, ha annunciato “Preghiamo, così state perdendo tutti”Sono bastate queste poche parole e nella parrocchia è sceso il silenzio della preghiera.

Mentre risulta che il Vescovo Piemontese sia rientrato in Curia, i fedeli si sono organizzati in veglie di preghiera. A turni, per continuare a presidiare le spoglie del Santo Patrono.

Nel frattempo anche le forze dell’ordine hanno lasciato il luogo della protesta, visto che la situazione sembra al momento sotto controllo.

Nel video le ragioni dei fedeli: “Per la comunità di San Valentino il Santo è qui. E specialmente a San Valentino il Santo non si deve spostare”


Aggiornamento delle 23:15 – Continua concitata la ‘trattativa’ tra i fedeli della parrocchia  di San Valentino a Terni e il vescovo della città, Monsignor Piemontese. I fedeli stretti interno alla teca del Santo, le mani incrociate a fare da cordone di sicurezza.

Dopo un momento di relativa calma e l’intervento mediatore di Don Bose parroco di San Valentino, un altro scontro fra Vescovo e parrocchiani. Al rimprovero di Monsignor Piemontese “Prima di tutto non avete obbedito alla mia richiesta di lasciare la chiesa”, la risposta dai banchi della parrocchia “Non sei Giulio Cesare e non ci dai ordini”. A queste parole e tanta ‘irriverenza’, il Vescovo ha reagito con un ultimatum e si è ritirato in sagrestia, in attesa di una risposta da parte dei fedeli.


Salma di san Valentino presa in “ostaggio” dai fedeli. Una protesta a dir poco clamorosa quella che alla fine del rosario della sera nella Basilica di San Valentino (dopo le 20 circa), hanno messo in atto un nutrito gruppo di fedeli.

La reliquia del Santo avrebbe dovuto essere trasferita al Duomo di Terni per le celebrazioni in ricorrenza appunto della giornata di San Valentino, il gruppo però però ha circondato la teca, recitando il rosario, per impedire che la salma del Santo venisse portata fuori dalla chiesa, mettendo le panche di traverso affinchè fosse impossibile muovere la teca verso l’uscita.

Monsignor Piemontese vescovo di Terni che si trovava nella basilica per sovrintendere le operazioni di traslazione e precedere la processione di traslazione è intervenuto per sedare l’insolita “rivolta” e li avrebbe invitati ad uscire dalla chiesa. Per risposta i fedeli hanno gridato: “il Santo non si tocca”.

Ferri corti insomma tra il presule e i parrocchiani di San Valentino che di fatto hanno già impedito lo svolgimento della processione. Pochi minuti fa Monsignor Piemontese ha preso il microfono e ha cercato una mediazione con la folla.

“E’ giusto esaudire le vostre richieste” ha detto ai fedeli, proponendo la celebrazione di una messa nella chiesa di San Valentino ma continuando a profilare lo spostamento della salma. “E’ un ricatto non ci stiamo, se ne deve andare lei”, hanno risposto alcuni fedeli. Il presule ha quindi al momento interrotto le “trattative”.

Ma questo ultimo atteggiamento nei confronti del vescovo, ha iniziato a creare spaccature nel gruppo di manifestanti. C’è chi vorrebbe interrompere la protesta e chi manifesta volontà oltranziste. Momenti di alta tensione, con un’ambulanza che nel frattempo è arrivata sul posto per ovvie ragioni di sicurezza e situazioni di contrasto che hanno in alcuni casi anche sfiorato lo sconto fisico.

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