San Gemini, si vota bilancio "illegittimo" per evitare commissariamento - Tuttoggi.info

San Gemini, si vota bilancio “illegittimo” per evitare commissariamento

Luca Biribanti

San Gemini, si vota bilancio “illegittimo” per evitare commissariamento

La diffida del Prefetto di Terni / Sindaco Grimani furioso contro Medei / Imbarazzo per il revisore dei conti, Federico De Santis, presente in sala
Ven, 17/10/2014 - 18:11

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Che il comune di San Gemini fosse, diciamo così, distratto, lo avevamo già visto 2 anni fa, esattamente il 16 ottobre 2012, quando la Corte dei Conti aveva ‘bocciato’ di fatto la previsione di bilancio. Nella circostanza, l’allora consigliere d’opposizione Ortenzi aveva cercato di mettere a tacere la stampa, mentre il sindaco, Leonardo Grimani, aveva provato a ‘bacchettare’ TO su alcune dichiarazioni poi ritrattate.

La nostra presenza nell’aula del Comune non deve essere particolarmente gradita visto che, anche questa volta, si è alzato qualche mugugno dagli scranni della maggioranza, e un consigliere ci ha intimato di non voler essere fotografato per rispetto della sua privacy. E qualcuno si è anche divertito a riprendere noi che documentavamo parti del consiglio, come fossimo persone pericolose da tenere sotto osservazione.
Ma veniamo ai fatti.
Nella giornata di ieri è stato convocato il consiglio comunale per risolvere sempre una delicata questione legata al bilancio, visto che il Prefetto di Terni, aveva diffidato il Comune all’approvazione entro i termini stabiliti dalle legge ormai passati (la scadenza era il 30 settembre, ma è stata concessa una proroga di venti giorni).
La diffida di commissariamento, arrivata in Comune il 1° ottobre e recapitata a consiglieri e presidente del consiglio soltanto il 15, conteneva la grave misura in caso di mancato rispetto della proroga concessa.
Qualora il comune non si fosse messo in regola, il Prefetto avrebbe nominato un commissario con l’incarico di fare quanto non fatto dagli attuali amministratori in fatto di contabilità. Circostanza del tutto singolare che una nota così importante rimanga chiusa nei cassetti per 2 settimane, sarà forse stato un altro ‘pezzo di carta’.
L’approvazione del bilancio, con una maggioranza compatta come quella del comune di San Gemini, non dovrebbe essere un problema, ma il problema c’è eccome.
La questione è stata portata alla luce dal capogruppo d’opposizione, Gianni Medei, che si è accorto di un irregolarità sul fondo di riserva (cioè un fondo che gli enti hanno l’obbligo di istituire per far fronte ad eventuali spese non previste).
Dagli atti risulta infatti che tale fondo è stato fissato dal comune allo 0,37%, quando la legge prevede invece un tetto minimo dello 0,45%.
Quindi il bilancio, allo stato attuale delle cose, è “illegittimo” – come dice l’opposizione, o “viziato” – come dice il Pd – ma è stato ugualmente votato all’unanimità dai 9 rappresentanti della maggioranza, alla presenza del Revisore dei Conti, Dott. Federico De Santis, lo stesso che ha predisposto la relazione al bilancio.

La soluzione proposta dalla maggioranza è quella di votare il bilancio “così com’è” e poi, per mettere le cose a posto, presentare una variazione successiva, in quanto non è possibile presentare emendamenti essendo scaduto il termine previsto dal regolamento. Per questo motivo il gruppo di minoranza ha deciso di non votare: “Non vogliamo votare l’atto perché è illegittimo e pertanto non merita neanche il voto ‘contro’” – ha spiegato il consigliere Paolo Giovannini.

Quando poi Medei, finito il suo intervento, ha chiesto l’opinione del revisore presente in aula, si è scatenata l’ira del sindaco Grimani, perché Medei non avrebbe rispettato la procedure che vuole sia il presidente del consiglio a dare la parola a soggetti terzi presenti al consiglio. “Manchi di senso delle istituzioni – ha tuonato Grimani – chi sei tu per chiedere un sì o un no a un professionista?”.
Per la cronaca il revisore ha confermato l’illegittimità dell’atto, opinione che è stata chiesta anche al segretario comunale che, non senza imbarazzo, ha detto: “Nel bilancio mancano circa 4 mila euro, c’è questa irregolarità”.

Ma non “illegittimo”, come sottolineano dalla maggioranza. Insomma si ‘gioca’ sulle parole per dire che il bilancio così come è non va bene.

Ora con l’approvazione dell’atto e con le successive modifiche che verranno fatte dalla maggioranza, si apre un nuovo scenario, in quanto l’opposizione farà un nuovo esposto al Prefetto e alla Corte dei Conti per sottolineare che “si è votato un atto illegittimo, sapendo di farlo, solo perché hanno aspettato troppo ed ora non c’è più tempo per regolarizzarlo”.

Intanto il Comune sembra aver evitato il commissariamento sul quale il sindaco si è espresso così: “Non abbiamo paura del commissariamento, ma riteniamo che sia una cosa dannosa per tutto l’ente”.

Apprezzabile l’intervento iniziale dell’assessore con delega al bilancio, Roberto Filistauri, che, invece, è sembrato molto più sobrio e consapevole nel fare un mea culpa: “La situazione non è elegante, ne buona – ha detto l’assessore – dovevamo approvare il bilancio entro il 30 settembre, cosa che non siamo stati in grado di fare ed il Prefetto è stato costretto a diffidarci”.

L’assessore ha poi snocciolato alcuni numeri del Comune. Ne riportiamo solo alcuni tanto per dare un’idea della situazione del Comune.
La palestra costa annualmente al comune 25mila euro e ne ricava 5mila. La mensa scolastica costa 109mila euro e se ne ricavano 80mila. Il trasporto scolastico, forse il dato più clamoroso, costa 190mila euro a fronte di un ritorno di 36mila euro. Probabilmente, come ha detto l’assessore, sarà necessario rivedere le fasce di reddito per eventuali aumenti sia del trasporto che della mensa scolastica.

© Riproduzione riservata

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