Categorie: Cronaca Perugia

San Bevignate, Barelli diffida la Regione / “Autorizzazioni scadute”

Nonostante non sia più presidente di Italia Nostra, essendosi autosospeso, l’avvocato Urbano Barelli, candidato alle prossime amministrative perugine, torna all’attacco sull’affaire San Bevignate. Dopo il ricorso al TAR presentato da parte dell’Adisu contro la lettera della Soprintendenza sulla querelle riguardante la scadenza dell’autorizzazione paesaggistica (sarà stata valida fino al settembre 2008 o 2013?), Barelli fa la sua mossa e diffida la Regione Umbria ad esercitare i poteri previsti dalla legge in materia paesaggistica e a sospendere i lavori di costruzione dello “steccone” davanti a San Bevignate. L’avvocato lo ha annunciato oggi in conferenza stampa.

“Tutto tace” dice l’avvocato. “Nessuna dichiarazione del Sindaco Boccali o dell’amministratore ADISU Oliviero e, nonostante le rassicurazioni di entrambi dei mesi scorsi di voler soprassedere alla costruzione dell’edificio, gli atti vanno nella direzione opposta. Il ricorso al TAR dell’ADISU contro la Soprintendenza è la conferma della sostanziale volontà di costruire lo “steccone” davanti a San Bevignate. La Regione Umbria continua a tacere e non si è nemmeno costituita nel giudizio davanti al TAR. Il Comune di Perugia ha però scritto il 26 marzo scorso che la competenza sulla vigilanza e controllo, spetta proprio alla Regione Umbria che ha rilasciato l’autorizzazione il 29 luglio 2008. Un’autorizzazione che, come è noto, ha una durata di cinque anni e che è quindi scaduta il 29 luglio 2013, ben prima della pubblicazione sia del Decreto del Fare (21 agosto 2013) che del Decreto Cultura (9 ottobre 2013) che, a seconda delle interpretazioni, ne ha prorogato la durata. Di conseguenza, l’intervenuta scadenza dell’autorizzazione dovrà essere accertata e contestata dalla Regione Umbria all’ADISU e la stessa Regione Umbria dovrà ordinare la sospensione dei lavori come richiesto con la diffida inoltrata oggi a mezzo Posta Elettronica Certificata”.