Andrà in scena, sabato 17 maggio alle ore 21.30 a Spoleto al Chiostro di San Nicolò “Brothers/Fratelli” la nuova produzione teatrale di Offucina Eclectic Arts.
Brothers/fratelli è un nuovo lavoro teatrale multidisciplinare ispirato ad un poema scritto e cantato da Ellen Stewart, fondatrice e direttrice artistica del famoso teatro La MaMa di New York, basato sull'Antico Testamento. L'adattamento e la regia sono a cura del regista italiano, riconosciuto internazionalmente, Andrea Paciotto che ha realizzato lo spettacolo attraverso la collaborazione della giovane compagnia indipendente Jazavac di Banja Luka, della Bosnia Herzegovina. Il design del video e della musica elettronica sono stati realizzati dal compositore e media designer Jan H. Klug, conosciuto per la sua interessante capacità di fondere ed integrare musica ed immagini, coadiuvato per la musica dal vivo da Marko Zoranovic.
Attraverso il percorso metaforico del teatro, con Brothers si è voluto investigare tra le antiche scritture, per cercare di evidenziare le radici comuni alle tre religioni monoteistiche: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Per questo l'attenzione si è concentrata intorno alla figura di Abramo, il patriarca riconosciuto da tutte e tre le confessioni. A partire dal poema della Stewart, la performance esplora gli impulsi conflittuali dell'uomo e le contraddizioni non risolte che ancora oggi contagiano la politica mondiale contemporanea. Lo spettacolo ha debuttato dal 24 Aprile al 11 maggio a New York, al Teatro La MaMa ETC, ottenendo un grande successo e molti complimenti da parte del pubblico e della critica.
Prima dello spettacolo, sempre al Chiostro di San Nicolò alle ore 17.30, si terrà un incontro di presentazione del progetto, a cui parteciperanno il gruppo di artisti della compagnia JAZAVAC, il regista Andrea Paciotto, rappresentanti del Comune di Spoleto, l'Ambasciata della Bosnia Erzegovina, ed altri esperti del settore.
Brothers/fratelli è stato realizzato attraverso un progetto di collaborazione internazionale a cui hanno partecipato la compagnia Jazavac di Banja LuKa (Bosnia Erzegovina), Offucina Eclectic Arts di Spoleto (Italia) e La MaMa Experimental Club di New York (Stati Uniti). Il progetto è stato selezionato per la campagna “1001 Actions for dialogue” promossa dalla Commissione Europea e la Fondazione Lindt
Arrendersi alla vita (di Andrea Paciotto), dedicato ad Ellen Stewart
Abbiamo scelto di basare questo lavoro sul poema di Ellen Stewart perché ci aiuta ad esaminare alcune questioni relative al comportamento umano che ancora non riusciamo a comprendere pienamente. Ci aiuta a sollevare interrogativi che riguardano ognuno di noi in prima persona e le circostanze che viviamo quotidianamente. È sempre una sfida molto complessa quella di fare teatro attraverso collaborazioni internazionali, come quella che siamo riusciti a sviluppare per “Brothers”. Tutti siamo stranieri nel territorio dell'altro. E il processo di lavoro non prevede la conquista di nuovi territori, ma richiede invece la capacità di arrendersi. Si tratta di una sorta di migrazione, che nasce dall'abbandono dei percorsi più familiari. Si raggiunge attraverso una costante negoziazione, un confronto continuo con i propri limiti, una presa di coscienza dei propri confini. L'unica condizione affinché si possa riuscire a trovare nuovi territori, condivisibili da tutti, è la resa incondizionata di tutte le parti. Questo è il viaggio che noi vorremmo intraprendere, riuscendo a coinvolgere anche il pubblico. Molti argomenti rilevanti convergono in “Brothers” e certamente il pubblico in paesi diversi percepirà diversamente il senso di questo lavoro. Ma certamente il messaggio più significativo che se ne può dedurre, è proprio questo incoraggiamento ad arrendersi: abbandonare le differenze come cause di conflitto, abbandonare il potere come causa di conflitto, abbandonare le ricchezze materiali come causa di conflitto, abbandonare i conflitti come causa di conflitto. Non combattere contro la vita, combattere con vita. Arrendersi. Arrendersi alla vita.