Venerdì ha rubato un paio di scarpe, ed è stato denunciato. Sabato ha rubato un giubbetto, portandolo sotto braccio senza togliere il cartellino, ed a quel punto è finito in manette, visto che il suo comportamento è stato notato subito dagli agenti della polizia di Stato di Terni. Non contento, è subito evaso dagli arresti domiciliari che erano stati disposti a suo carico dall’autorità giudiziaria, in attesa del processo per direttissima che era stato già fissato per oggi al Tribunale di Terni. Il tutto nel giro di quattro giorni. È stato un fine settimana intenso per un ternano, 34enne pluripregiudicato, tossicodipendente. Il giovane era agli arresti domiciliari da sabato, perché arrestato in flagranza di reato per furto aggravato. Ha però lasciato la sua abitazione e gli agenti della squadra volante lo hanno rintracciato nella giornata di ieri, aggiungendo alla sua fedina penale anche il reato di evasione.
Tutto è iniziato venerdì 3 febbraio: il 34enne era stato denunciato per avere rubato due paia di scarpe in un centro commerciale di Maratta. Una pattuglia della squadra volante lo aveva visto con le scarpe sottobraccio ed insospettiti gli agenti lo avevano fermato. Indosso gli avevano trovato anche un cacciavite con il quale aveva tolto le placche antitaccheggio. Il giorno dopo, sabato, un funzionario della Questura lo aveva visto mentre passeggiava in città con un giubbotto sotto braccio che aveva ancora il cartellino attaccato. Fermato e ritenuto colpevole di furto in flagranza era quindi finito in manette e per questo messo agli arresti domiciliari. Che però non ha rispettato, venendo ancora una volta prontamente beccato.
Lite in un bar finisce con resistenza agli agenti
Nel corso del fine settimana gli agenti ternani hanno arrestato anche altre persone per vari reati. Un ternano di 49 anni è stato fermato all’interno di un bar dalla polizia di Stato intervenuta per una lite. L’uomo, con precedenti penali per maltrattamenti, danneggiamento, stupefacenti e reati contro il patrimonio, stata litigando con la moglie davanti al figlio piccolo e quando gli agenti sono intervenuti per calmarlo si è scagliato contro di loro, colpendo con calci e pugni la macchina di servizio. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per danneggiamento, anche lui verrà giudicato questa mattina per direttissima.
Nuovo colpo alla lotta allo spaccio
Personale della sezione antidroga della squadra mobile, invece, nell’ambito di mirati servizi di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, in due distinte operazioni ha arrestato un cittadino magrebino, clandestino sul territorio nazionale, ed un italiano, ritenuti responsabili il primo di spaccio di eroina e l’altro di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.
Nel dettaglio, venerdì sera i poliziotti della narcotici nella zona di Via E. Chiesa accertavano una fiorente attività di spaccio di stupefacenti; venivano fermati diversi acquirenti insieme al pusher autore dello spaccio che veniva tratto in arresto. Il personale operante riusciva a rinvenire, ben nascosto in un cespuglio, un sacchetto con all’interno altri 30 grammi di droga già confezionata in dosi.
Nel corso di un’altra operazione, invece, veniva individuato un cittadino italiano del’73, nullafacente e dedito allo spaccio. L’uomo veniva sottoposto ad una perquisizione personale e domiciliare che consentiva di rinvenire e sequestrare alcuni grammi di cocaina già suddivisi in 5 dosi, unitamente a 160 euro verosimilmente provento dell’attività di spaccio di stupefacenti. Stante la flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, sentito il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno Dott. Raffaele Pesiri, l’uomo veniva arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura.