Roba da politica 2.0, da social, da Facebook, e da ragazzini. Le ‘risse’ virtuali non sono certo una novità, ma quando i protagonisti sono i rappresentanti delle istituzioni, sì gli stessi che promuovono le campagne di sensibilizzazione a un uso sicuro e corretto della rete, rimangono sempre un po’ di stupore e incredulità.
Dunque, facciamo il punto: Facebook come scenografia, attori protagonisti i consiglieri del Pd, Sandro Piermatti, Vladimiro Orsini e Luigi Bencivenga (Progetto Terni), deus ex machina il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli che, dopo aver letto abbastanza tuona “Smettetela di sparare cazzate o di credere a chi le spara”.
E a forza di sparare, vuoi vedere che invece qualcosa di serio non esca fuori?
Andiamo con ordine – Nella giornata di oggi è stato diffuso un ‘manifesto’ di un neonato movimento interno al Pd firmato da Sonia Berrettini, Francesco Boria, Stefano Bucari, Sergio Catanzani, Stefania Cherubini, Francesco Cimino, Sandro Corradi, Sandro Corsi, Andrea Delli Guanti, Emilio Giacchetti, Giancarlo Giovannetti, Mattia Nannurelli, Sergio Sbarzella e Pierluigi Spinelli, del quale leggiamo l’incipit: “Siamo un insieme di donne e uomini che, nel campo della sinistra riformista, ha deciso di avviare un percorso aperto e in continua evoluzione, al fine di promuovere ed approfondire una discussione politico-culturale in grado di incidere sulla realtà della nostra città. Nessuna retorica del cambiamento, ma un agire ancorato ad un pensiero che si fa promotore di una partecipazione libera e diffusa di tante persone”.
Dal suo profilo Facebook il consigliere Pd, Sandro Piermatti lancia un commento ‘sibillino’: “Avviso ai naviganti…..si è formata una nuova associazione…o sotto corrente nel pd che si definisce sinistra riformista….non ne sappiamo nulla noi del coordinamento della sinistra riformista di Terni….forse sono ex giovani turchi profughi in cerca di ricollocazione….parliamone…..noi siamo per l’accoglienza.”.
Dopo qualche minuto il consigliere Pd, Vladimiro Orsini rincara la dose: “Avviso ai naviganti…..sembra che si stia finalmente chiudendo la vicenda del rimpasto della Giunta Comunale di Terni. Il tutto sembrerebbe stato deciso alcune sere fa, in un famoso ristorante della Sabina al confine con la provincia di Viterbo, intorno al tavolo di sono riuniti il Sindaco e tre autorevoli big del Pd ternano impegnati a vari livelli istituzionali. L’accordo prevederebbe l’uscita dalla giunta di tre attuali assessori, due donne e un uomo, e la nomina di un nuovo assessore donna a cui affidare tutte le tematiche dello sviluppo economico, università, agenda urbana, commercio, turismo. Le altre deleghe in mano agli uscenti, tra cui la cultura e la scuola verrebbero ridistribuite tra gli altri assessori. Non resta che aspettare le comunicazioni ufficiali del Sindaco, ma così dovrebbe essere. Così sono stati ristabiliti gli equilibri interni al Pd, la tanto decantata autonomia del Sindaco, solo che ho la sensazione che i problemi della città e dei suoi cittadini possono attendere”.
Secca la risposta ancora di Piermatti: “Avviso ai naviganti con me la macchina del fango non funziona….capitobencigirolamosegecc“ – risposta che ha suscitato la reazione del consigliere, sempre Pd ovviamente, Luigi Bencivenga: “Se ce l’hai con me hai sbagliato persona. Hai capito bene? Diversamente te lo faccio capire io bene”.
“Stai sereno” – risponde Piermatti e Bencivenga affonda: “Io sono serenissimo e di quello che fai tu tu non me ne frega na s…”. – Olè.
Difficilmente bambini delle elementari avrebbero fatto di meglio, anche perché Piermatti rilancia: “Avviso ai naviganti …..dalle cose che afferma Orsini….è stato firmato il “patto della pergola” ….dal nome del noto ristorante…uscita Magliano Sabina…ottime bistecche”.
A questo punto, forse al secondo o terzo spasimo della pantomima, interviene il deus ex machina. Il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli tuona: “Smettetela di sparare cazzate o di credere a chi le spara”.
Un intervento di ‘alto’ profilo istituzionale che scade nella baruffa virtuale e mette a nudo i nervi già scoperti di un Pd che non riesce più a tenere i pezzi e i malumori interni. Ai tempi della politica 2.0, ai tempi di Facebook e delle risse virtuali, abbiamo il ‘piacere’ di vedere e leggere tutto questo.