Rimpasto di deleghe? No perchè sulla carta, già c’erano. Cambio delle carte in gioco? Da palazzo dei Priori smentiscono categoricamente. Il decreto del 4 febbraio firmato dal sindaco Romizi, che confermano il passaggio di alcune deleghe dalla Severini alla Casaioli, non dovrebbe destare alcun tipo di preoccupazione. Semplicemente perché queste divisioni sarebbero già state assegnate ad inizio mandato, in data giugno 2014. Si è voluto fare solo maggiore chiarezza su divisioni nell’ambito del turismo che avrebbero potuto far nascere dei punti interrogativi.
Il caso. Di certo c’è che il 4 febbraio, il sindaco Andrea Romizi ha firmato un decreto “Nomine Giunta” in cui di fatto alcune funzioni attribuite sino ad ora all’assessore Maria Teresa Severini passano a Cristiana Casaioli. Nello specifico il documento spiega come “si rende opportuno integrare le competenze affidate con il predetto decreto all’assessore Casaioli dei rapporti con gli operatori del settore turistico, degli alberghi, dei ristoranti e delle altre strutture ricettive, funzioni ad oggi attribuite all’assessore Severini”.
Crisi del governo cittadino? Primi tentennamenti prima di un più radicale rimpasto? Prima bocciatura tra gli assessori al lavoro? Da Palazzo arriva subito la smentita. “In realtà la divisione delle deleghe già appariva sul decreto del giugno 2014 ad inizio del mandato. Il Decreto del 4 febbraio 2016 va semplicemente a meglio specificare che i rapporti con tutti gli operatori del settore turistico e con gli operatori degli alberghi, dei ristoranti e della altre strutture ricettive sono in carico all’assessore Cristiana Casaioli, che di fatto già se ne era occupata dal suo insediamento avendo, tra le sue deleghe, anche “Attività ricettive”. Come si può facilmente verificare – spiegano ancora da palazzo dei Priori – , consultando le funzioni attribuite in origine, le regolamentazioni commerciali degli alberghi, dei ristoranti e delle strutture ricettive erano già escluse dalle mansioni assegnate all’assessore Severini. Non vi è dunque stato alcun rimpasto di Giunta, ma solo un atto formale che meglio specifica quanto già in essere dal giugno 2014″. All’assessore Severini rimarrebbero, dunque, tutte le deleghe a lei attribuite ad inizio mandato: turismo, cultura e università.
Rime da satiro. Crisi di governo cittadino o meno, Pasquino Perugino non ha perso tempo e, alla notizia di un rimpastino di deleghe, coglie al volo l’occasione e compone una rima. Secondo il canzoniere perugino, sempre molto attento alle iniziative dell’assessore Severini, la bocciatura e l’alleggerimento di deleghe dell’assessore alla cultura andrebbe a modificare ben poco la situazione odierna e lo mette in versi “La spiega è questa (non in rima) non contava niente manco prima“. Caustico e irriverente, come sempre.
