Rifiuti, caccia a chi li abbandona per strada | Multe da Anas e Comune - Tuttoggi.info

Rifiuti, caccia a chi li abbandona per strada | Multe da Anas e Comune

Redazione

Rifiuti, caccia a chi li abbandona per strada | Multe da Anas e Comune

L'accordo tra gli enti per #stradepulite | Telecamere per individuare e sanzionare i trasgressori
Ven, 29/07/2016 - 17:41

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Anas e il Comune di Perugia hanno sottoscritto oggi un accordo finalizzato alla rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le strade statali in gestione Anas all’interno del territorio comunale di Perugia. L’accordo è stato sottoscritto questa mattina dal Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, dal Capo Compartimento Anas per l’Umbria, Raffaele Celia e dal responsabile nazionale Anas per i rapporti con gli Enti Locali, Guido Perosino.
L’accordo rientra nel programma #stradepulite, recentemente avviato da Anas sul territorio nazionale, che testimonia la costruttiva cooperazione tra le amministrazioni al servizio dei cittadini per affrontare di concerto con gli Enti Locali il grave fenomeno dell’abbandono di rifiuti coordinando gli interventi di raccolta e smaltimento, anche per superare le diverse interpretazioni normative in materia. In questo ambito sono state firmate convenzioni con diversi comuni con l’obiettivo di estendere progressivamente il programma su scala nazionale.
Il protocollo prevede, in particolare, che il Comune provvederà – tramite un operatore economico incaricato – alla rimozione dei rifiuti abbandonati, entro cinque giorni dalla segnalazione dell’Anas, la quale provvederà a garantire la sicurezza della circolazione e degli operatori durante l’intervento su strada. Anas provvederà, inoltre, ad installare telecamere nelle aree indicate dal Comune, finalizzate ad individuare e sanzionare i trasgressori che abbandonano abusivamente i rifiuti.

I costi derivanti dal servizio di raccolta, trasporto e smaltimento saranno ripartiti al 50% tra Anas e Amministrazione comunale. Il protocollo avrà una durata di un anno a decorrere dal momento in cui il Comune affiderà l’incarico di raccolta. Trascorso il periodo di validità e valutati i benefici dell’accordo, si provvederà al rinnovo tramite un nuovo atto.

Aprendo l’incontro il sindaco Andrea Romizi ha parlato di un documento di grande importanza perché rappresenta uno dei primi casi in Italia in cui si prova a disciplinare una situazione critica, come è quella connessa all’indiscriminato abbandono dei rifiuti lungo le strade. “Dal punto di vista sociale e dei rapporti tra Enti compiamo oggi un grande passo in avanti rispetto al passato, in quanto, invece di procedere al classico “rimpallo” di responsabilità, Comune ed Anas hanno deciso insieme di collaborare fattivamente per raggiungere un risultato condiviso”. L’obiettivo – conclude il sindaco – è di mettere mano in modo risolutivo ed immediato ad una situazione non sempre decorosa lungo le strade.

Perosino ha confermato che questo tipo di protocolli rispondono a tre esigenze. In primis Anas vede nella collaborazione con gli Enti una modalità di sviluppo dei propri servizi ed un modo per prestare attenzione a chi fornisce servizi insieme all’azienda. La seconda esigenza riguarda la lotta all’abbandono dei rifiuti: l’obiettivo è porre un freno alle strade sporche, perché ciò garantisce maggiore sicurezza, consente una manutenzione più semplice e contribuisce allo sviluppo turistico del paese. Infine il protocollo (terza esigenza) mette fine ad un’antica diatriba Comuni-Anas su chi debba fare cosa; finora le specifiche competenze non erano chiarissime: con l’accordo si pone fine all’impasse, lavorando insieme per raggiungere obiettivi comuni.

L’Ing. Celia ha sottolineato come le strade siano, in qualche modo, lo specchio della civiltà dell’uomo; è altrettanto vero, però, che tenere una strada in stato di degrado, spesso, incoraggia gli atteggiamenti incivili. L’obiettivo del protocollo, pertanto, è anche quello di favorire gli atteggiamenti virtuosi. Anche Celia ha ribadito che la normativa attualmente vigente non è chiara in termini di attribuzione delle competenze tra Anas e Comuni (Cds e codice ambientale). Si è deciso, dunque, di superare questo problema con uno specifico protocollo, la cui redazione e stipula è stata facilitata dall’interlocuzione reciproca. “Credo che ora avremo a disposizione uno strumento operativo che ci consentirà di stabilire con chiarezza le rispettive competenze, sì da raggiungere gli obiettivi prefissati”.

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