Sono stati prosciolti da ogni accusa i coniugi di Civita di Cascia accusati di riduzione in schiavitù di un pastore marchigiano cinquantenne. Particolarmente gravi erano le accuse per l'uomo, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Norcia a fine gennaio, dopo indagini e pedinamenti. Pochi giorni dopo erano stati disposti i domiciliari anche per la moglie.
L'avvocato difensore della coppia, Gian Vito Ranieri, era riuscito a farli scarcerare appena due settimane dopo, in seguito all'incidente probatorio. Aveva quindi apportato varia documentazione, che è riuscita a convincere i magistrati spoletini. L'udienza preliminare, infatti, si è conclusa con l'archiviazione del caso e il proscioglimento dei due indagati.