Cordoglio nella Giostra della Quintana di Foligno per la scomparsa dell’avvocato Giuseppe Galligari, avvenuta la notte scorsa nella sua abitazione di piazza XX Settembre. Palazzo in cui, nel 1946, venne decisa la “riesumazione”, dopo 333 anni, della Giostra della Quintana e l’inizio della nuova era della manifestazione cavalleresca folignate.
Novantuno anno non ancora compiuti, Galligari è stato tra i protagonisti della storia civile e sociale della città di Foligno: noto avvocato, giornalista corrispondente di diverse testate, era stato tra i fondatori del Rotary Club di Foligno e tra i magnifici otto che nell’immediato dopoguerra decisero di ridare vita alla tenzone che si rifaceva a quella sfida svoltasi in Foligno nel 1613. Presente da oltre sessanta anni al “Campo de li Giochi”, era l’unico superstite dei fondatori-promotori Feliciano Berrichillo, Feliciano Cecchini, Francesco Botti, Emilio De Pasquale, Virgilio Monacchi e Luigi Faveri. Persona amabile, aveva sempre dimostrato concreto attaccamento alla Quintana entrando nel cuore dei folignati e degli umbri.
“Questa è una giornata triste per la Quintana e i quintanari tutti – ha dichiarato il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli – la scomparsa dell’avvocato Giuseppe Galligari ci addolora perché con lui se ne va l’ultimo dei ‘padri’ moderni del più importante evento di Foligno. Gli siamo grati per quanto ha saputo fare, insieme agli altri rifondatori della Giostra, per la città e per i folignati, continuando nel tempo a lavorare per la crescita e l’affermazione della manifestazione. Lo salutiamo con animo grato, il suo nome ormai è scritto a caratteri d’oro nell’albo d’onore della Quintana”. L’ultima apparizione pubblica dell’avvocato Galligari era stata in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario del Rotary Club di Foligno attraverso un video-messaggio inviato ai soci inserito nel video celebrativo del sodalizio. I funerali si svolgeranno domani, lunedì 8 febbraio, alle ore 15 nella Cattedrale di San Feliciano. Al rito prenderanno parte il presidente e i magistrati di palazzo Candiotti con il Gonfalone della Giostra della Quintana, i priori dei dieci rioni e i contradaioli.