Sono tre pugliesi gli uomini fermati dai Carabinieri della Compagnia Città di Castello. A segnalare la presenza di quattro strani individui che si aggiravano per i bar del centro storico sarebbe stato proprio un tifernate.
I Carabinieri, in borghese, avrebbero quindi individuato tre di questi, tenendoli d’occhio per un po’, in attesa di individuare anche il quarto. Quando la “banda” è salita a bordo di un’auto, i suoi “membri” sono stati fermati e portati in caserma. Dai documenti in loro possesso è emerso che tutti, di età compresa tra i 38 ed i 56 anni, hanno precedenti di Polizia per reati vari e, in particolare, per truffe, bancarotta fraudolenta e falso. I tre hanno tutti riferito di essere giunti a Città di Castello solo alcune ore prima del controllo per una breve tappa turistica prima di rientrare in Puglia, dopo un viaggio di lavoro in nord Italia.
La perquisizione dell’auto ha permesso però di rinvenire una ricevuta da cui emergeva, invece, che essi erano arrivati almeno il giorno prima e pernottato in un albergo del centro. La loro versione, unita al fatto che tutti smentivano la presenza di un quarto uomo, cosa invece ritenuta fortemente probabile, lascia ipotizzare che la “banda” di pregiudicati si trovasse in Alto Tevere per commettere delle truffe. Per tale motivo a loro carico è stata richiesta l’adozione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Città di Castello.