Presentato il 57° Festival dei Due Mondi di Spoleto/Ministro Franceschini “Festival modello per l'Italia" - Tuttoggi.info

Presentato il 57° Festival dei Due Mondi di Spoleto/Ministro Franceschini “Festival modello per l'Italia”

Redazione

Presentato il 57° Festival dei Due Mondi di Spoleto/Ministro Franceschini “Festival modello per l'Italia”

Mer, 16/04/2014 - 21:56

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Carlo Vantaggioli

Oggi a Roma, nella sede del Mibac, la presentazione ufficiale della 57esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, settima dell'era Giorgio Ferrara e prima del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Una duplice novità per qualche verso che ha trovato subito una stretta convergenza tra i due personaggi visibile e persino tangibile nel corso della diretta streaming trasmessa oggi sul sito del Festival. Un Direttore artistico longevo e “ortodosso” rispetto allo schema di organizzazione e del programma ed un neo-Ministro che subito incensa il metodo-Festival dei Due Mondi, come metafora del recupero dei beni culturali richezza del paese che verrà. Di meglio non si poteva volere. Esulta quindi Carla Fendi e la sua Fondazione, presente in sala, dopo che il Ministro prende ad esempio il modello di gestione della Fondazione messo in atto al Teatro Caio Melisso di Spoleto, indicandolo come la strada da seguire da ora in poi per mettere a frutto il patrimonio culturale italiano. Non una vera novità ma in ogni caso un bel segnale per il futuro della manifestazione spoletina a cui viene rinnovato tutto l'interesse del Governo.
Il programma- Giorgio Ferrara ha capito che lo “schema” adottato per la costruzione del programma in questi sei anni di direzione artistica ha prodotto dei frutti, aldilà di quello che ne abbia detto la critica, o i detrattori locali per causa politica. Va riconosciuto anche che questo lavoro è stato possibile perchè il sindaco Daniele Benedetti ha consentito che la città accettasse un percorso tracciato in vista di un completo recupero della manifestazione. Il che non vuol dire che nei programmi sia sempre stato tutto rosa e fiori. Noi stessi spesso abbiamo trovato da ridire. Ma passati sei anni ed in corso il settimo prendiamo atto che la formula ha raggiunto una sua maturità. Ed i soldi purtroppo sono sempre di meno per sperimentare strade nuove.
Opera- La via dell'opera intesa come “assaggio” in forma di un trittico di opere brevi, rende appetibile ad un spettatore meno esperto questa forma di espressione artistica in modo che si possa creare nel pubblico festivaliero un certo interesse culturale. Già lo scorso anno l'offerta delle operette giocose è stata una felice intuizione e per Spoleto57 si replica ma con autori decisamente più impegnativi, con la presenza dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi:
La Dame De Montecarlo, monologo lirico per soprano e orchestra musica di Francis Poulenc- testo di Jean Cocteau;
Erwartung, monodramma in un atto per soprano e orchestra- musica di Arnold Schönberg- libretto di Marie Pappenheim;
La Mort De Clèopatre, cantata per soprano e orchestra – musica di Hector Berlioz- testo di Pierre-Ange Vieillard.
Un cultore smaliziato non può non notare la mescolanza dei tre autori, per epoche, sviluppi musicali e contesti sociali, ma uniti dal soggetto delle opere, ovvero tre eroine tragiche delle rispettive epoche.
Danza- Tornano al Festival le compagnie americane di grande spessore, che occuperanno i due terzi della consueta programmazione. La Paul Taylor Dance Company, che festeggia i suoi 60 anni di vita, e il San Francisco Ballet, storica compagnia americana fondata nel 1933.
A chiudere il programma, il Gala Internazionale di Danza, affidato all'organizzazione di Paolo Boncompagni, patron della Settimana Internazionale di Danza di Spoleto. Una ribalta di grande visibilità e prestigio per i vincitori del concorso spoletino e per quelli degli altri concorsi europei associati con la Settimana Internazionale in un network della danza.
Su questa scelta di Ferrara non fatichiamo ad immaginare qualche naso storto.

Musica- Su questa sezione c'è come sempre un a vasta offerta. A partire dai Concerti di Mezzogiorno, e i Concerti al Chiostro, con la partecipazione dei ragazzi del Conservatorio Morlacchi di Perugia. Segnaliamo una serata particolare tra jazz e polifonia dedicata a Vinicius De Moraes, martedì 1 luglio.
Dopo la banda musicale della Guardia di Finanza a Spoleto56, è il turno di quella dell'Arma dei Carabinieri. E poi la Tribunal Mist Jazz Band, la Rassegna organistica Luigi Antonini, il concerto dei vincitori del Lirico Sperimentale, Griminelli Plays Bach, King Size spettacolo di lieder e il concerto dell'Umbria Ensemble per il compleanno del M° Menotti. Il concerto di Eduardo Bennato ed il concerto finale in Piazza Duomo dove torna la musica dei musical americani degli anni '40 con Richard Rodgers, Oscar Hammerstein, Frederick Loewe e Alan Jay Lerner, direttore Wayne Marshall.

Ma il clou di questa edizione della sezione musica sara il concerto del 12 luglio con l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini , il pianista David Fray, diretti eccezionalmente dal M° Riccardo Muti.

Teatro- Da 7 anni è il pezzo forte della programmazione del M° Ferrara. Sarà perchè il direttore artistico è uomo di regia e scrittura teatrale o forse perchè c'è una maggiore offerta di produzione di questo genere, sta di fatto che anche quest'anno il programma è di tutto rispetto.
Vista la lunga lista di piece in elenco ci limitiamo a indicare i nomi dei protagonisti che saranno presenti a Spoleto57 (Clicca qui per il programma completo).
Cominciando dall'attesissimo Tim Robbins e la sua Actor's Gang, Franca Valeri e Urbano Barberini, Micaela Esdra, Luca Barbareschi e Chiara Noschese, Isabelle Huppert, Gérard Depardieu e Anouk Aimée, il Teatro Metastasio Stabile della Toscana con Saverio Vertone e Paolo Magelli, Giancarlo Sepe che porta in scena The Dubliners di James Joyce.
Lasciamo per ultime le presenze ormai di tradizione, quella di Adriana Asti, ambasciatrice del Festival, diretta da Luca Ronconi in Danza di Morte di August Strindberg e che si avvarrà anche della presenza in scena del marito, Giorgio Ferrara. E infine il ritorno di Bob Wilson per la sua settima partecipazione al Festival con un Peter Pan supportato dalle musiche delle CocoRosie. Non vorremmo definirlo un po' come “Il settimo sigillo”, ma in effetti non sappiamo cosa aspettarci dal genio del teatro sperimentale che come nelle scorse messe in scena usa stilemi e strutture piuttosto collaudate e note, non ultima l'unione tra musica pop o rock e il testo teatrale. Di certo attendiamo con ansia la conferenza stampa tradizionale di Wilson che è quasi meglio di una messa in scena.
Di sicuro non mancheranno al Teatrino delle Sei gli apprezzatissimi attori-studenti dell' Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” diretta da Lorenzo Salveti e tutti i loro colleghi europei nella fortunata serie dell'European Young Theatre.

Mostre- Due le offerte come da qualche edizione a questa parte. La prima curata da Achille Bonito Oliva, Sconfinamenti 2, e quella di Palazzo Collicola Arti Visive guidata da Giancluca Marziani, che offre in mostra anche un opera di Yoko Ono nello spazio intitolato The Pink Gaze.

Eventi- Lista lunghissima di appuntamenti con alcune riconferme come le Prediche a San Domenico, La Mama Spoleto Open, le conversazioni di Paolo Mieli, le Lezioni di Storia di Ernesto Galli Della Loggia, Il Premio Carla Fendi e molto altro (clicca qui per l'elenco completo).
Novità invece per lo spazio dedicato alla tradizione dell'antica Persia con “Viaggio in Persia”, serie di 5 appuntamenti tra letture classiche, musica e danza tradizionale.
Molto interessante la retrospettiva su Vittorio De Sica a cui parteciperanno Ugo Gregoretti, Gina Lollobrigida, Ermanno Olmi, Francesco Rosi, Ettore Scola e i critici cinematografici Fabio Melelli e Ignazio Senatore. parteciperanno Manuel, Emi e Christian De Sica.

Il programma completo, salvo modifiche dell'ultimo minuto, è già disponibile da oggi sul sito ufficiale del Festival dei Due Mondi

E per chiudere, l'annuncio del M° Ferrara in conferenza stampa che, visti i tempi di crisi, ed il nuovo corso sostenuto dal Ministro Franceschini, il Festival ha deciso di mettere a disposizione, oltre le consuete formule di agevolazione previste anche negli scorsi anni, ben 5mila biglietti al costo simbolico di 1 Euro.

Per le critiche dunque c'è tempo. Basta andare a teatro però.

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