Categorie: Città di Castello Cultura & Spettacolo Eventi

Presentato il 48° Festival delle Nazioni, omaggio all’Austria e a Burri

La musica austriaca da Mozart agli Strauss; il fervore culturale che accompagnò la disgregazione politica dell’Impero austro-ungarico; il primo conflitto mondiale, a cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia, nella dimensione europea ma anche in quella vicina dell’Umbria, una delle Regioni più ricche d’Italia per storia e cultura. Sono solo alcune delle molteplici prospettive culturali che animeranno la 48ma edizione del Festival delle Nazioni nei 15 concerti ed eventi del cartellone principale in programma dal 25 agosto al 5 settembre a Città di Castello e nell’Alta Valle del Tevere. A presiedere la presentazione della kermesse nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, erano presenti il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore regionale Fabrizio Bracco, l’assessore comunale tifernate Enrico Carloni, il presidente del Festival Giuliano Giubilei e il direttore artistico Aldo Sisillo.

Sotto il segno dell’Austria, la nazione ospite del 2015, il Festival conferma l’attenzione per il repertorio ma anche per la più stringente contemporaneità con nuove produzioni, prime esecuzioni assolute e con la presenza di giovani talenti accanto agli artisti di prestigio internazionale.

E se da sempre il Festival si distingue nel dialogo tra musica e arte, programmando i concerti nei luoghi artistici più affascinanti del territorio, nel 2015 questo dialogo si farà ancora più intenso con l’omaggio all’arte di Alberto Burri, nel centenario della nascita, da parte di due grandi maestri dei nostri giorni, Salvatore Sciarrino e Virgilio Sieni.

Il nostro scopo è proporre buona musica, ma cerchiamo anche di collegare la proposta artistica a un motivo di attualità, per renderla più viva – dichiara il presidente Giuliano Giubilei –. Per questo, ad esempio, in occasione dei 150 anni dell’Unità abbiamo dedicato un’edizione speciale all’Italia e nel 2013 abbiamo intestato il Festival non a un solo paese, ma a tutta l’Europa. Per l’edizione 2015 la scelta è caduta sull’Austria: un Paese ricco di storia e con un patrimonio musicale straordinario. Ma con l’omaggio a questa Nazione, vogliamo portare il nostro contributo anche alla riflessione sulla tragedia della Grande Guerra, della quale l’Austria fu uno degli attori principali”.

Ci concentreremo sul periodo a cavallo tra Otto e Novecento – dichiara il direttore artistico Aldo Sisillo –, caratterizzato da un fragile equilibrio pieno di tensioni che prelude al disfacimento dell’Europa ottocentesca. Vienna, più delle altre capitali europee, è un grande laboratorio culturale in cui forti ideali di progresso scientifico e industriale coesistono con un sentimento di crisi, che si concretizzerà nel giro di pochi anni con la disintegrazione dell’Impero austro-ungarico. Il programma seguirà un percorso articolato su tre filoni principali. Il primo riguarderà la musica scritta e ascoltata in questo periodo. Si distingueranno i diversi approcci che convivono in un unico contesto culturale: la radicale rottura stilistica dei compositori che daranno vita alla Scuola di Vienna, accanto alla leggerezza della musica della dinastia Strauss, e ancora ai compositori della continuità, legati alla tradizione del tardo romanticismo. I grandi autori della tradizione classica costituiranno il secondo filone. Il terzo sarà incentrato sulla memoria della prima guerra mondiale, alla quale sarà dedicato un nuovo progetto multimediale prodotto dal Festival”.

Saranno le note dell’ouverture delle Nozze di Figaro di Mozart a inaugurare la 48ma edizione del Festival delle Nazioni. Sul palcoscenico della Chiesa di San Domenico di Città di Castello, l’Euro Symphony SFK (25 agosto ore 21), orchestra composta da musicisti sloveni, friulani e carinzi, risponderà al gesto di Ernest Hoetzl, direttore, musicologo e instancabile divulgatore della cultura musicale austriaca. Le pagine celeberrime della tradizione austro-ungarica, dalla Marcia di Giubilo per l’Imperatore Francesco Giuseppe I di Johann Strauss figlio alle Danze ungheresi di Johannes Brahms, dall’Allegretto dell’Ottava Sinfonia di Beethoven al valzer Gold und Silber di Lehár, saranno presentate e illustrate dallo stesso Hoetzl.

Evento centrale della manifestazione umbra sarà la prima esecuzione assoluta di una nuova composizione di Salvatore Sciarrino, creata su commissione del Festival delle Nazioni, in omaggio all’arte di Alberto Burri. Per celebrare l’artista tifernate a cento anni dalla sua nascita, Sciarrino – che è forse l’autore italiano vivente più eseguito al mondo – presenterà a Città di Castello (1 settembre ore 21) un nuovo brano per flauto e quartetto d’archi, formazione con la quale il compositore siciliano si misura per la prima volta. Il concerto, che vedrà protagonisti il flautista Matteo Cesari e il Quartetto Prometeo, avrà luogo in una location molto speciale: all’interno degli Ex Essiccatoi del Tabacco, sede di uno dei musei che la città ha dedicato a Burri. Accanto alla premiére, il Quartetto Prometeo eseguirà due brani di Beethoven per questa formazione: il Quartetto n. 14 op. 131 e l’op. 18 n. 4.

Il concerto sarà preceduto (1 settembre ore 18.30) dall’esecuzione dell’integrale delle musiche per flauto solo di Sciarrino, che saranno interpretate da Matteo Cesari in forma itinerante attraverso le suggestive sale degli Ex Essiccatoi.

Se l’ouverture delle Nozze di Figaro darà il via alla 48ma edizione del Festival, sarà invece quella del Don Giovanni a introdurre il concerto di chiusura, sempre nella Chiesa di San Domenico, con l’Orchestra della Toscana (5 settembre ore 21). Petra Giacalone, bacchetta tifernate di nascita ma viennese d’adozione, dirigerà la celebre pagina mozartiana, per poi lasciare il podio a Martin Sieghart, che guiderà la compagine in un programma tutto incentrato sulla musica del salisburghese, con l’esecuzione della sinfonia n. 39 K543 nota come Il canto del cigno, e della n. 25 K183. Il concerto per violino n. 5 K219 sarà infine l’occasione per ascoltare l’eccezionale talento del giovane solista armeno-austriaco Emmanuel Tjeknavorian.

Come ogni anno il Festival dedicherà significative risorse al perfezionamento dei giovani musicisti: sei i corsi di valenza internazionale attivati, che termineranno con esecuzioni pubbliche dei migliori allievi nel suggestivo Chiostro di San Domenico. Al più talentuoso della classe di musica da camera tenuta da Pierpaolo Maurizzi verrà assegnato il Premio “Alberto Burri” per giovani interpreti 2015.

I biglietti saranno in vendita a partire da martedì 4 agosto alla Biglietteria di Città di Castello (Corso Cavour, Palazzo del Podestà), oppure online, a partire dal 1 luglio, all’indirizzo www.festivalnazioni.com.