Il Premio “Federico Caffè” 2018 è andato alla azienda agraria Viola di Foligno. La cerimonia di premiazione, intitolata alla memoria dell’economista più importante in Italia dalla seconda metà del ‘900, si è tenuta nella Sala del Carroccio del Campidoglio a Roma che ha ospitato l’ottavo incontro del Gruppo Caffè, cui aderiscono circa 700 ex studenti ed estimatori dell’opera del compianto economista, nonché la terza edizione del Premio.
I lavori di questa edizione si sono concentrati su una delle frasi più conosciute del compianto docente di politica economia all’Università La Sapienza, “al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili”.
Dopo i saluti dell’onorevole Stefano Fassina, già Vice ministro dell’Economia e delle Finanze, sono seguiti gli interventi di Enrico D’Elia (tra i più attivi del Gruppo Caffè insieme ad Alfonso Scarano), Giordano Ferrari (docente di economia e gestione delle imprese dell’Università di Perugia), Camillo De Berardinis (amministratore delegato CFI), Vincenzo Colla (segretario confederale Cgil) e Claudio Di Berardino (assessore al lavoro della Regione Lazio).
Subito dopo si è tenuta la cerimonia di consegna della Targa Caffè che ha visto la partecipazione, tra gli altri cui è andato il riconoscimento, dell’amministratore dell’azienda folignate Marco Viola premiato da Carlo Ceraso, giornalista di Tuttoggi.info.
Alla base della scelta operata dal Gruppo Caffè sono stati i valori espressi nel tempo dalla azienda: dalla scelta di rinunciare al profitto e alla quantità per un prodotto di qualità, alla economia circolare per ridare alla terra ciò che da essa si prende, all’impegno nel sindacato di categoria (Confagricoltura) e nel sociale.
“Valori che ho imparato da mio padre Biagio” ha detto durante la consegna Marco Viola “a lui il merito di avermi dato fiducia in un momento delicato in cui bisognava operare scelte difficili. Una sorta di scontro generazionale per una nuova visione di fare agricoltura, capace di cogliere le opportunità che l’innovazione tecnologica può offrire senza mai dimenticare il primo insegnamento: non siamo i proprietari della terra, ma solo i suoi custodi. E al centro l’uomo”. Viola, anche a nome dei suoi collaboratori, ha ringraziato il Gruppo Caffè per il prestigioso riconoscimento: “un premio che sento dal profondo del cuore, un mio e nostro ulteriore impegno ad operare come abbiamo fin qui fatto”.
Gli altri premiati sono ulteriori interpreti, ognuno nel proprio campo, degli insegnamenti del professor Caffè: Loccioni Group premiata da Michele Buono di Rai3 Report, Arduino Open source da Alfonso Scarano, l’associazione Il Traguardo Da Eugenio De Crescenzo, la Masseria Ferraioli (azienda confiscata alla mafia) da Luciano silvestri responsabile sicurezza Cgil nazionale, il sindacalista Roberto Puddu per il caso Alcoa da Giorgio Meletti de Il Fatto quotidiano, Bruno Picker cofondatore della Elis da Giuseppe Amari e il giornalista Antonino Monteleone de Le Iene per l-inchiesta sul caso David Rossi premiato da Filippo Barone di Rai2.
I precedenti
Premio Caffè 2017 a Regeni, Gabanelli, Parlato, Elli e Paolucci
Premio Caffè 2016 a Tuttoggi, “Esempio di watchdog journalism”
© Riproduzione riservata