“Avevamo ragione noi”. E’ un’esultanza amara quella del coordinamento di associazioni e cittadini sulla sentenza che ha decretato l’abbattimento del “mostro” di via Posterna. “Ci auguriamo fortemente – dicono i referenti delle associazioni – che questa decisione storica sia non solo utile a ripristinare l’aspetto precedente di una pregiata zona del centro storico cittadino, ma che possa essere una lezione per la città intera. Il consumo di suolo, la pianificazione che mortifica l’ambiente, le risorse naturali, il patrimonio storico e culturale non possono essere alla base della rinascita di un luogo e di una città”.
Più o meno le stesse parole che i referenti del comitato, con Legambiente in testa, avevano utilizzato sin dal 2007 nella “crociata” contro la realizzazione del doppio palazzo. “Per la seconda volta durante il lungo iter processuale – spiegano – la magistratura conferma che aveva ragione il coordinamento di associazioni, cittadini e amanti della città di Spoleto che si è battuta per il riconoscimento dell’illegalità dei palazzi della Posterna, già definiti dalla stampa locale come Ecomostro”.
“Rimane il rammarico – concludono i cittadini – che l’appello alla immediata interruzione dei lavori che era presente nell’esposto che inviammo alla Procura, al Ministero ed alla Sovrintendenza non sia stato ascoltato. Se qualcuno si fosse preso la briga di verificare meglio e in modo più approfondito ci saremmo risparmiati soldi della comunità, tempo e non ci troveremmo con un edificio abusivo in pieno centro storico. Sicuramente ora, nonostante una inequivocabile sentenza, con un palazzo ultimato ed utilizzato, l’abbattimento ed il ripristino dei luoghi sarà oggettivamente molto più complicato”.