Differenziata porta a porta in centro storico, in 30 rifiutano il kit

Porta a porta in centro storico, in 30 rifiutano il kit | Ora rischiano multe salate

Jacopo Brugalossi

Porta a porta in centro storico, in 30 rifiutano il kit | Ora rischiano multe salate

Già 1.500 i contratti già chiusi, lunedì si comincia | Campagnani "Capiamo le difficoltà ma andiamo avanti"
Mar, 15/09/2015 - 15:06

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Sono 1.167 per le utenze domestiche e 350 per le attività commerciali i contratti stipulati da Vus S.p.a. per la raccolta differenziata porta a porta in centro storico. Un servizio che partirà ufficialmente lunedì 21 settembre dopo un incontro partecipativo con la cittadinanza e che conta di portare benefici sia all’ambiente che ai portafogli dei contribuenti. I dati sono stati forniti stamattina nella III Commissione Consiliare dall’assessore all’ambiente Vincenza Campagnani e dai responsabili della Valle Umbra Servizi Walter Rossi e Mimma Cedroni.

Seconde case – “Si tratta di un passaggio fondamentale ma per certi versi molto delicato – ha affermato l’assessore – sia per la conformazione geografica del centro storico di Spoleto che per la tipologia delle persone che vi abitano o possiedono una casa”. Sono ben 750 infatti i tentativi andati a vuoto da quando, in aprile, gli addetti Vus hanno cominciato a girare casa per casa per sottoscrivere i contratti e consegnare i kit. Alcune di queste persone, una sessantina all’incirca, hanno richiamato nelle settimane successive dopo aver visto l’avviso, altri non si sono ancora fatti vivi, e dovranno essere ricontattati. Si tratta per lo più di proprietari di immobili che vivono a Spoleto solo per brevi periodi, più che altro nei mesi estivi o durante il Festival dei 2 Mondi.

Multe per chi si rifiuta – Ma c’è un altro dato che fa riflettere. 29 nuclei familiari e due attività commerciali si sono addirittura rifiutate di sottoscrivere il contratto e andranno incontro prima ad una lettera di richiamo da parte dell’amministrazione e, in seconda battuta, qualora non dovessero ‘sanare’ la propria posizione, a delle multe salate. “La differenziata porta a porta non è una scelta del cittadino – ha sottolineato la Campagnani – ma capiamo che per alcune tipologie di residenti, specie gli anziani che vivono da soli, non è così semplice abituarsi all’idea di portare fuori il secchio tra le 6 e le 8 di mattina nei giorni prestabiliti”.

I disagi – La campagna di comunicazione da parte di Vus e amministrazione comunale in collaborazione con Legambiente, Cittadinanzattiva e Comitato Rifiuti Zero non è ancora terminata, senza contare che per il primo mese sarà attivo un info point in piazza della Libertà, aperto il martedì e il giovedì dalle 9 alle 17, dove chiedere tutte le informazioni sulle modalità di svolgimento del servizio. Sono anche previste particolari deroghe per situazioni di disagio. Non solo gli anziani, ma anche i residenti delle vie più ‘sfortunate’. Un esempio è via dell’Anfiteatro, dove con il marciapiede molto stretto e i topi, lasciare in strada i secchi sarebbe particolarmente scomodo. Residenti e commercianti hanno già promosso una raccolta firme e l’amministrazione sta studiando alcune soluzioni, tipo quella di posizionare i secchi per la raccolta in un angolo seminascosto della via che non ostruisca il passaggio dei pedoni.

Tolleranza – “E’ ovvio che da parte nostra ci sarà una certa tolleranza nei casi limite, rimane però essenziale – hanno ribadito sia l’assessore che i vertici della Vus – educare i cittadini affinché capiscano l’importanza di questo servizio sia per l’ambiente che per le loro tasche. Ecco perchè probabilmente ci sarà anche un ispettore ambientale a vigilare sulle buone pratiche dei cittadini”. La raccolta differenziata porta a porta in centro storico è una scommessa che la città vuole e deve vincere.

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