Polizia, in squadra dirigenti Bonafini e Giudice | Dalla lotta contro la mafia al delitto di Yara Gambirasio - Tuttoggi.info

Polizia, in squadra dirigenti Bonafini e Giudice | Dalla lotta contro la mafia al delitto di Yara Gambirasio

Alessia Chiriatti

Polizia, in squadra dirigenti Bonafini e Giudice | Dalla lotta contro la mafia al delitto di Yara Gambirasio

In Questura si attendo ora il dirigente Russo, che andrà alla Squadra Mobile
Gio, 15/06/2017 - 19:21

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Arrivano in Questura a Perugia due nuovi dirigenti: si tratta di Gianpaolo Bonafini, nel ruolo di Primo Dirigente della polizia di Stato ora a capo della Divisione Anticrimine di Perugia; e di Giovanni Giudice, anch’egli Primo Dirigente e oggi alla guida della Divisione Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione. Arrivano dunque in via del Tabacchificio perché “fortemente voluti” in squadra, come ha avuto modo di dire presentandoli alla stampa il questore del capoluogo umbro, Francesco Messina. Bonafini sostituisce la dottoressa Tomaselli, trasferitasi nello stesso reparto ad Arezzo, mentre Giudice prende il posto di Luigina Pagano, adesso impiegata al Ministero dell’Interno a Roma.

Una carriera, quella dei dirigenti Giudice e Pagano, che si intreccia fortemente con la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata in Italia, e in particolare in Sicilia. Entrambi, è stato detto in conferenza stampa, hanno mosso i loro primi passi al sud: Giudice, originario di Ragusa, in particolare, ha lavorato in Questura a Gela, Caltanissetta e Agrigento. La sua attività è stata molto importante per lo smantellamento dei racket mafiosi nella richiesta del ‘pizzo’ ai  commercianti della zona. “Ad oggi – ha detto Giudice – la Stidda in quella zona opera molto di più nel mercato della droga, meno del pizzo, che prima veniva chiesto anche tre volte all’anno”. Il dirigente del PASI, inoltre, ha recentemente svolto un ruolo primario nella gestione della sicurezza per il G7.

Bonafini, invece, originario di Udine, ha lavorato a Palermo, in particolare nella zona del quartiere Brancaccio, dove è reale la militanza con la cosca corleonese. “Uno dei mafiosi con cui ho avuto a che fare durante le mie indagini di polizia è stato Bernardo Provenzano: all’epoca, quando io mi trovavo in Sicilia, Provenzano era latitante”. Bonafini inoltre ha ricoperto il ruolo di dirigente della Squadra Mobile di Bergamo, prendendo attivamente parte alle indagini per la morte della giovane Yara Gambirasio.

In Questura, si attende inoltre l’arrivo dell’ultimo dirigente, Russo, dalla Questura di Ancona, che andrà a sostituire alla Squadra Mobile, Marco Chiacchiera. “La squadra sarà così al completo – ha detto Messina -. Le priorità per la questura non cambiano”.

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