“Evitare speculazioni e fare chiarezza” i segretari provinciale e comunale del Pd Terni Trappolino e Monti e della presidente della commissione per il congresso Gilioni intervengono sulla ‘visita’ della Digos di ieri mattina nella sede di Via Mazzini.

Gli agenti della Questura, su ordine della Procura Della Repubblica, avevano sequestrato la documentazione relativa alle operazioni di voto di un circolo per il rinnovo della direzione comunale, in seguito a un esposto che avrebbe denunciato un’anomalia.

I fatti sono ancora tutti da accertare, ma, a quanto pare, sembra che una dipendente della Usl2 abbia utilizzato l’auto aziendale e si sia recata a votare nella sede del Pd in orario di lavoro; saranno le indagini della Polizia a far luce su questo aspetto, mentre sarebbe più interessante capire da dove sia venuta la segnalazione: una faida interna alle correnti del Pd? Avrà denunciato la Usl2?. Perché, ovviamente, da qualche parte la ‘denuncia’ deve essere arrivata e chi poteva sapere della presunta anomalia se non il Pd o la Usl?

In attesa di ricevere anche queste risposte il Pd precisa: “Rispetto alle notizie circolate in giornata su accertamenti della Polizia nella sede Dem cittadina, ci preme sottolineare che abbiamo messo a disposizione degli inquirenti quanto necessario (un documento relativo a uno solo dei circoli che sono andati al voto), nella massima collaborazione, e che non ci è stato richiesto in alcun modo di dare conto della nostra attività né del percorso congressuale nel quale siamo impegnati con trasparenza, assoluta limpidezza e correttezza. Il nostro impegno è sempre orientato all’interesse delle nostre comunità, nel rispetto delle regole, della legge e dei valori che ci animano. L’auspicio è che si possa fare chiarezza sulla vicenda nel più breve tempo possibile e che si evitino speculazioni di ogni genere e ricostruzioni che possano diventare fuorvianti quando non lesive dell’immagine del Partito Democratico”.

“Rispetto, invece, alle esternazioni del consigliere regionale Nevi – aggiungono – precisiamo, per completezza e correttezza di informazione più che per necessità, che il Partito Democratico utilizza, per le finalità di cui allo statuto, le sue strutture, quelle di cui è affittuario o comodatario con regolare contratto, quelle adibite ad uso pubblico nel rispetto dei regolamenti e delle prescrizioni del caso e con i relativi oneri conseguenti. Ogni altra ricostruzione o allusione è, dunque, assolutamente falsa e calunniosa”.