PIANO REGOLATORE SPOLETO: PDL SCATENATO “PRG DELLA VERGOGNA”. ECCO COSA NON VA E LE AREE BOCCIATE. 589 (Guarda le foto) - Tuttoggi.info

PIANO REGOLATORE SPOLETO: PDL SCATENATO “PRG DELLA VERGOGNA”. ECCO COSA NON VA E LE AREE BOCCIATE. 589 (Guarda le foto)

Redazione

PIANO REGOLATORE SPOLETO: PDL SCATENATO “PRG DELLA VERGOGNA”. ECCO COSA NON VA E LE AREE BOCCIATE. 589 (Guarda le foto)

Dom, 18/05/2008 - 23:25

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di Carlo Ceraso

“Inutile, vergognoso, clientelare, una porcheria”. Sono i termini usati questa mattina dai consiglieri del centro destra che hanno così commentato il varo del Piano Regolatore Generale di Spoleto da parte dei partiti che sostengono la Giunta Brunini (Pd e Socialisti). Sul Prg dunque si comincia a fare sul serio, anche se il ritardo della denuncia lascia spazio a facili ipotesi. Comunque la miccia è stata accesa. Al ristorante Zengoni, presente il gruppo di An (Giampiero Panfili, Wolfgang Bernelli, David Militoni, Gianmarco Profili e Gianluca Speranza) e Maurizio Hanke per F.I., il Pdl ha deciso di spiegare alla città la linea tnuta in questi anni in Aula. Presente all’iniziativa anche il presidente dell’Ascom Leonello Spitella, “ma solo a titolo di curiosità” spiega ai cronisti. E’ il capogruppo anneista Giampiero Panfili a cominciare la conferenza denunciando che sul Prg lo stesso sindaco ha costruito la propria carriera politica. “Vale ricordare che lo strutturale del Prg è stato varato nel 2003 dalla prima giunta Brunini – esordisce Panfili – e l’allora Cdl, unitamente alla Lista Mercatelli, decise di non partecipare al voto. Per anni è rimasto nel cassetto, forse per cercare maggiori consensi nella campagna elettorale comunale del 2004 e in quella regionale del 2005. Non è infatti un caso che proprio nel 2005 si registrò l’ondata di osservazioni, ben 589. In questi anni gli uffici tecnici, che hanno lavorato egregiamente, hanno bocciato una sessantina di tavole (aree, n.d.r.) le quali, pur approvate dal consiglio comunale, sono state respinte anche dalla Provincia che ha confermato l’incompatibilità con le orme vigenti. In cinque anni ci sono state una trentina di sedute di Commissione. Pohi giorni fa l’approvazione, nonostante una parte della maggioranza (i Socialisti, n.d.r.) ha dato segni di fibrillazione e alzato i toni contro la Giunta”. “Ebbene se per lo strutturale abbiamo dovuto impiegare cinque anni – conclude Panfili – per il Piano operativo è bastata meno di dieci giorni e quattro sedute, durante le quali non siamo stati messi in condizione di valutare attentamente il Piano stesso. E’ comunque evidente che, così come licenziato, questo Prg

è stato ed è necessario per operazioni che non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo della città. E’ una vergogna”.

Non è meno tenero l’azzurro Maurizio Hanke che ha dapprima ripercoso, nel suo stile, la storia dello sviluppo della città. “Questo è il terzo Prg dall’inizio del ‘900 – ricorda il consigliere di Forza Italia -, il primo fu negli anni ’20, nel ’50 ci fu quello ‘Nicolosi’ al quale seguì la variante ‘De Luca’. Ciò presupponeva che su questo ultimo fosse fatta una seria e profonda riflessione, magari coinvolgendo anche la minoranza coem fece lo stesso De Luca che affidò la presidenza della Commissione alla opposizione”. “Brunini ha attuato invece la politica opposta facendo del Prg una vera porcheria. Consegnamo alla storia un documento modesto, pressochè inutile e che dovrà subire presto molte modifiche per le numerose incongruenze che sono nel Prg stesso”. E’ lo stesso Hanke a ricordare che avea proposto una soluzione: “quella di un consulente esterno, di grande professionalità, preso da fuori regione in modo da esser esente dalle solite beghe di quartiere e al di sopra delle parti”.

“Dal punto di vista tecnico – dice Gianluca Speranza, capogruppo della Cdl – il lvoro svolto è buono e scientifico, reso vano dalle pressioni della politica di centrosinistra che ne hanno reso un lavoro vergognoso. L’ultima volta, in consiglio comunale, ci è stato detto “possiamo discutere sulle tavole, a patto che si voti entro le 19.30. Avevamo neanche due ore per vedere il Piano operativo. Insomma un modo per poibirci di approfondire la questione, ancora un tentativo di imbavagliare l’opposizione. Ci è stato così vietato di vedere le zone di maggior interesse come San Martino, Baiano, San Giacomo, San Sabino e Monteluco”.

“Brunini finisce il suo mandato nel peggiore die modi – commenta Wolfgang Bernelli (An) -, firmando l’ultima triste pagina del suo governo. Questa conferenza è l’unico modo democratico che abbiamo per poter informare la cittadinanza di ciò che è successo. Negli anni abbiamo assistito ala devastazione delle zone più belle della città e questo Prg è destinato a proseguire su quella scia, dal momento che sarà possibile costruire su ogni fazzoletto di terra. E questo è solo per meri interessi privati, nulla a che vedere con il bene pubblico”.

AREE COMMERCIALI E INFRASTRUTTURE: “Le prospettive son a dir poco allarmanti – dice Carlo Petrini – per quanto messo in atto dalla Giunta. Il Piano Commerciale che seguirà il Prg ha già subito una variante, passando dalla individuazione di ben 21 nuovi centri commerciali ad una decina. Tutte strutture che non possono superare i 2.500 mq. Ma potrebbe esser un escamotage per accorpare tutte queste cubature e dar il via libera a un ipermercato da 30mila metri quadri”. Una soluzione tardiva, secondo il consigliere di An, “perchè il territorio regionale si è già organizzato e un ulterore centro di queste proporzioni è già un falimento”. Indice puntato anche sulle infrastrutture in particolar modo su quelle della viabilità. “Non c’è neanche un intervento che è stato concordato con i comuni limitrofi per comprendere magari le esigenze dei territori confinanti. Penso alla bretella San Brizio-Castel Ritaldi-Campello: questi ultimi due Comuni non sono stati neanche informati. Un errore enorme, che nessuna altra amministrazione della nostra regione ha fatto. Ma è da capire, ormai son anni che Brunini non parla più con nessuno!”

IMPIANTI SPORTIVI: “ci avevano illuso di si sarebbe creata una sorta di cittadella dello sport – spiega Gianmarco Profili – ma la realtà è ben diversa. Oltre alla vecchia impiantistica ci troveremo ora una tendostruttura in via Laureti, poi un campo da baseball oltre il cimitero di San Sabino, e ancora il nuovo stadio più lontano. Assurdo poi che per il parcheggio che sarà realizzato alle spalle della tendostruttura non sarà collegato con nessuna via di grande scorrimento, così da creare ulteriore intasamento della viabilità cittadina e inquinamento del centro abitato”. A chi chiede cosa possa aver determinato una simile frammentazione, Profili se la cava con un diplomatico “probabilmente ci sono interessi diversi da quelli della città”.

AREE INDUSTRIALI – a David Militoni spetta di spiegare i punti dolenti del Prg. “C’era anche per queste l’opportunità di prevedere un centro unico ed invece si è persa una grande occasione. Così ci ritroviamo l’area di Santo Chiodo, quella di Madonan di Lugo e quella, che stenta a decollare, fra San Giacomo e Bazzano. Su quest’ultima la stessa Provincia ha mosso critiche tecniche di grande rilevanza per pericoli di esondazioni, carenza di accesso diretto e scarsa misure di sicurezza per la vicinanza alla stessa statale Flaminia. Come se non bastasse c’è una quarta pseudo area industriale individuata a Maiano, che oltre a togliere terra alla attività agricole che potevano esser rilanciate, è posta a ridosso degli stessi servizi della Bonifica Umbra”.

AREE ABITATIVE – di certo non sorgeranno nuovi quartieri, ma secondo l’opposizione si costruirà su ogni fazoletto di terra possibile aumentando “a dismisura l’offerta abitativa in una città che non solo non cresce, ma che vede registrare la diminuzione della popolazione attiva”. “Di più non possiamo dirvi dal momento che non abbiamo ricevuto il piano operativo – dice Panfili – anche se mi è giunta voce che qualche geometra lo avrebbe già avuto in copia”.

SVINCOLO SUD, PORETA E S. ORSOLA – Lo svincolo sud torna di grande attualità e il Prg, a detta dei consiglieri del Pdl, ne prevede la realizzazione entro il prossimo triennio. “Su Poreta e Sant’Orsola ignoriamo quali siano gli intendimenti della giunta”.

Poi i consiglieri comunali mostrano il documento varato dalla Provincia. Una scorsa veloce, c’è più poco tempo. Quanta basta però per scoprire che sulla zona di Monteluco (area ex Ipost Hotel) “saranno possibili ampliamenti non superiori al raddoppio delle volumetrie esistenti. Mentre per quanto riguarda nuovi edifici dovranno rispettare l’indice di 0,25 mc/mq”. In parte 'stroncato' anche il mega-progetto su Torregrossa “che andrebbe ad intaccare – dicono i tecnici della Provincia – una zona caratterizzata da boschi pressochè intatti”


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