Migranti al lavoro in alcune aree verdi della città. Svuotamento dei cestini, piccola manutenzione. Sono questi gli ambiti del progetto Perugia in”, presentato martedì mattina a Palazzo dei Priori dalle associazioni che in città gestiscono l’accoglienza dei migranti (cooperativa sociale Perusia, Cidis Onlus, Arcisolidarietà e Caritas), dagli assessori comunali Edi Cicchi e Cristiana Casaioli e dal prefetto Raffaele Cannizzaro.
La città è stata divisa in sei aree, ognuna delle quali avrà un suo responsabile che si occuperà del controllo delle attività dei migranti che saranno riconoscibili da delle casacche gialle. Alla fine ciascuno dei partecipanti, alcuni dei quali erano presenti a Palazzo dei Priori, riceverà un attestato. Il progetto, che non riguarda i minori non accompagnati, si inserisce nell’ambito del contestato decreto Minniti che prevede anche la possibilità per migranti-volontari di svolgere lavori di pubblica utilità a favore della comunità. “Insieme alle associazioni e alla collega Casaioli – spiega L’-assessore Cicchi – abbiamo pensato a come si potesse operare per realizzare una maggiore inclusione; per questo abbiamo deciso di costruire un progetto che, partendo dal desiderio dei migranti di contribuire a migliorare la città, ci consentisse di coinvolgerli direttamente. Ci siamo seduti intorno ad un tavolo e ne è venuto fuori un progetto virtuoso che stabilisce tempi e modi attraverso cui i migranti potranno essere impiegati per aumentare il decoro della città”.