(Aggiornamento del 19 feb 2011 – ore 12:35) – Tantissime persone hanno preso parte ieri in piazza Morlacchi e le vie del centro di Perugia alla manifestazione “Giù le mani del centro storico”, per la difesa dal degrado e dallo spopolamento dell'acropoli perugina.
“Abbiamo allargato il discorso a tutti i problemi legati allo spopolamento del centro storico, quali: la mobilità, fondamentale, come la Ztl, il Minimetrò e i sui orari in particolare”, ha detto ieri uno degli organizzatori della protesta ai microfoni di Radiophonica, che ha seguito la manifestazione con le sue telecamere.
Mobilità alternativa, diminuzione di tariffe di parcheggi e rilancio delle attività culturali, soprattutto per i giovani, sono stati dunque i principali temi al centro delle tantissime proposte raccolte ieri durante la protesta, e che potrebbero presto essere al centro di un tavolo di confronto del movimento con l'amministrazione. Intanto gli organizzatori hanno già fissato una nuova protesta, l'11 marzo, determinati a scendere per le piazze ogni mese finché i problemi del centro storico di Perugia non troveranno una soluzione.
(Fda)- Hanno promesso la loro partecipazione 1500 persone circa, e tantissimi altri hanno già espresso la loro adesione alla causa. Sono questi, al momento, i numeri della manifestazione apartitica “Giù le mani dal centro storico”, che muoverà da piazza Morlacchi oggi pomeriggio alle 18,30.
“Riorganizzare completamente e strutturalmente il centro storico” è l'obiettivo primario dell'iniziativa, nata dalle ceneri della manifestazione che era stata pensata per lunedì scorso in seguito alla chiusura per alcuni giorni del caffè Morlacchi per il problema rumore.
L'iniziativa di oggi intende chiedere alle istituzioni delle azioni immediate e concrete per mettere fine al problema di abbandono e degrado che sempre più negli ultimi anni ha portato il centro di Perugia allo spopolamento, alla chiusura di attività commerciali, al proliferare dello spaccio e del consumo di droga.
Secondo il manifesto della protesta, scritto dagli organizzatori ma “aperto” ai tanti suggerimenti giunti in questi giorni tra le pagine di Facebook, dove la protesta ha preso forma, la morte del centro storico perugino è da imputarsi principalmente all'inaccessibilità dell'acropoli, sia in orari diurni che in orari notturni. Problemi di accesso e di sosta, Ztl chiusa nei momenti di maggior flusso, continue multe ai clienti di attività commerciali, espansione continua della strisce blu e tariffe esose per la lunga sosta sono tra i nodi cardine del problema individuati dal neonato movimento, che osserva come la morte del centro si stia traducendo inesorabilmente in chiusura delle attività, in particolare in alcune aree come via della Viola o corso Garibaldi, ma anche come il degrado sia a monte della riduzione delle iscrizioni negli atenei perugini.
La manifestazione di oggi andrà poi a chiedere anche degli orari più congrui della mobilità alternativa, in particolare del Minimetrò e delle scale mobili, per poterne fare uso anche in fasce serali grazie a un'”apertura prolungata fino alle 2″. Secondo i promotori dell'iniziativa, questo sarebbe un passaggio fondamentale per dar vita a un circolo virtuoso che possa rianimare la vita del centro storico, dando finalmente respiro ad eventi e attività culturali “sane” per tutto il periodo dell'anno.
Ma a leggere tra i commenti dei partecipanti, sono tanti i motivi per cui centinaia di perugini hanno dichiarato la loro adesione alla protesta. C'è chi non riconosce più il centro cittadino dove ha passato gli anni dell'infanzia, chi racconta la sua esperienza di progressivo abbandono e chi chiede soltanto di poter passeggiare in una piazza “non militarizzata”, facendo riferimento ai continui presidi delle forze dell'ordine necessari per la sicurezza.
Sul tema del rilancio del centro storico, oltre alle ordinanze, spesso contestate, l'amministrazione comunale è tuttora impegnata nella realizzazione di un vero e proprio piano di marketing urbano, finanziato tramite Puc2 dalla regione con risorse comunitarie. La presentazione del nuovo marchio del centro storico, un cuore rosso con la scritta “Perugia” in bianco, è la più recente tappa di una serie di interventi di rilancio, tra cui si può annoverare anche il “Patto per Perugia sicura” stretto con le forze dell'ordine e che ha tra i suoi cardini il contrasto allo spaccio. Secondo quanto recentemente dichiarato dal vicesindaco con delega al decoro urbano Nilo Arcudi, “l'intervento parte da idee di natura strategica come residenzialità (ex Conservatorio di via Fratti e la Torre degli Sciri), accessibilità (pavimentazione corso Garibaldi, corso Cavour e Porta Eburnea), e decoro (corso Vannucci e piazza IV Novembre non sono più parcheggi; dalle 9:30 in poi strade libere in centro, con le nuove norme sulla sosta e sul carico-scarico)”.
Obiettivo della manifestazione di oggi, aprire un canale di confronto con il comune, cui far approdare le tante proposte, che anche oggi gli organizzatori hanno chiesto ai partecipanti di portare per iscritto, per raccoglierle in un documento organico.
Video Radiophonica.com
Video e montaggio di Nicola Palumbo
