L’immagine è quella di un figurante di Perugia 1416 seduto all’ombra sui tavoli di un’attività commerciale. Il ristorante gode di un affaccio sulla piazza simbolo della città, quella con la Fontana Maggiore. E un commento “Perugia 1416 vista da commerciante del centro storico: si registra un’ assenza totale di turisti“.
Perugia 1416, “celebrazione di una divisione” | La storia si ripete
“Le presenze – continua Fabio Barcaioli, titolare del ristorante Osteria n.13 – sono dovute esclusivamente ai figuranti e al loro seguito (mogli, mariti, figli). Da un punto di vista economico, il fine settimana ha registrato il peggior incasso di sempre (circa 2/3 inferiore alla settimana passata). Pensando che richiamasse tanta gente per tre giorni ho reclutato tutto il personale a lavorare. Inutile dire che ci ho rimesso. Alle 19 c’era la fila per utilizzare il mio bagno, ho chiuso!“. Insomma, un vero e proprio sfogo.
Conti in tasca all’associazione Perugia 1416 | Il numero dei soci
Situazione confermata anche dal personale dell’Hotel Priori “Quest’anno le uniche prenotazioni sono state quelle di due ospiti che hanno sfilato alla rievocazione storica. La sensazione è che l’anno scorso qualche prenotazione in più l’avessimo, quest’anno non abbiamo avuto nessun tipo di riscontro”. Insoddisfazione anche da un locale di crudité di carne e pesce gestito da giovanissimi lungo corso Vannucci “Non solo durante il fine settimana non abbiamo visto turisti, ma la domenica, unica giornata in cui c’era un po’ più di gente venuta per la manifestazione, per questioni di sicurezza ci hanno fatto togliere i tavolini del dehor“. Medesima situazione in un altra struttura centralissima dell’Acropoli, l’hotel Fortuna, dove confermano la mancata presentazione di turisti venuti a Perugia per seguire la manifestazione.
Fondi pubblici e privati
A tre anni dall’avvio della rievocazione storica perugina, la polemica non si è mai arrestata, dividendo la città fra i favorevoli e i contrari. Da una parte chi sostiene che l’evento può aumentare il senso identitario dei perugini alla città, dall’altro chi lo riconduce ad una inutile spesa di fondi pubblici e privati. Nel 2016 i fondi pubblici impegnati per Perugia 1417 sono stati 165mila mentre nel 2017 128mila. Per un totale di 293mila euro in due anni. A questa somma si aggiungono i finanziamenti dei privati, come quelli provenienti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, qualche sponsor e il tesseramento dei soci all’associazione Perugia 1416, presieduta dall’assessore alla cultura Teresa Severini e dal vice presidente il consigliere comunale Franco Ivan Nucciarelli. Quanto? I bene informati raccontano intorno ai 50mila euro. Per quanto riguarda le edizioni 2016 e 2017, la cifra impegnata si aggira intorno ai 350mila euro, ora aspettiamo i conti di quella targata 2018. Per alcuni non pochi, per altri nemmeno troppi.
Edizione 2019
Intanto nella brochure dell’evento nell’ultima pagina sono già state annunciate le date della rievocazione storica del prossimo anno che, tra le altre cose, vedrà anche la corsa a sindaco a Palazzo dei Priori. Che l’amministrazione cambi o meno per ora una cosa è certa: la programmazione economico è già fatta e Perugia 1416 si farà l’8, il 9 e il 10 giugno.