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Perugia 1416, abiti realizzati dalle detenute del carcere di Capanne

L’impegno delle detenute del carcere per la realizzazione di alcuni prodotti di merchandising di Perugia 1416 e in attività di sartoria per i costumi d’epoca della sfilata. Lo ha deciso la Giunta di Palazzo dei Priori: a riguardo, pronto un protocollo d’intesa con il carcere di Capanne finalizzato proprio al coinvolgimento delle detenute.

L’obiettivo del Comune è quello di fare dell’appuntamento di giugno un’opportunità di coesione sociale per l’intero territorio, e per fornire alle detenute un’esperienza e una competenza professionale spendibili una volta terminata la pena. Il Comune – è detto in una sua nota -, in particolare, realizzerà all’interno del carcere anche alcune iniziative ricreativo-culturali, in collaborazione con l’istituto stesso, nell’ambito di una sinergia tra le istituzioni, finalizzata al reinserimento dei detenuti nella società.
Come sottolinea l’assessore alla Cultura, Teresa Severini “si tratta di un’iniziativa che andrà al di là della mera pratica sartoriale e, quindi, di lavoro meccanico“. “L’obiettivo primario – ha aggiunto – è di creare anche un’occasione di creatività, di partecipazione sociale, di inclusione, di momenti emotivamente coinvolgenti. L’idea è di mettere in piedi una serie di incontri formativi, di laboratori che potranno essere realizzati anche dopo le date clou dell’11-12 giugno. Un percorso di iniziative costruttive, una interessante fucina che possa dare un contributo concreto alla manifestazione che, non dimentichiamo, oltre che momento di riflessione storica, vuole porsi come ponte di coesione sociale, di coinvolgimento effettivo del territorio“.