Istituzioni

Perugia 1416 c’è ma non si vede

Meno dieci giorni all’inizio di Perugia 1416. Il corteo storico, i giochi e tante attività collaterali per grandi e piccini per pizzicare la curiosità dei perugini e non e attirarli alla seconda edizione del palio cittadino. Se, infatti, la manifestazione è nata per rafforzare l’identità cittadina, dall’altra ha anche un altro obiettivo: attirare il turismo, anche quello da fuori regione. Ma come stiamo comunicando al di fuori delle mura Perugia 1416 a pochi giorni dal suo avvio?

Il programma

Di fatto, ad esempio, sul sito ufficiale dell’associazione Perugia 1416 un programma dettagliato ancora non c’e e, a parte qualche manifesto pubblicitario per le strade della città non è facile avere informazioni. Anche nell’ufficio al turismo in piazza Matteotti,  tappa obbligata di stranieri e italiani per la prima volta in visita a Perugia, informazioni dettagliate non ce ne sono. Sulla bacheca trovinano la locandina dell’evento ma alla richiesta di ulteriori dettagli sul programma il personale addetto scuote la testa “Consigliamo i turisti di visitare il sito ufficiale dell’Associazione dove, come viene specificato, a breve verranno pubblicati ulteriori dettagli sul programma“. Secondo indiscrezioni il programma verrà illustrato il primo giugno durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, ad una settimana dal taglio del nastro.

La comunicazione

Eppure di gente che chiede informazioni su Perugia 1416 ce n’è. Cosa viene lasciato ai più curiosi? Un volantino con le date dell’evento e poco più. Ci pare un po’ pochino, ma ci vien detto che la macchina deve ancora ingranare. Una comunicazione, quella rivolta al turista, che sicuramente è in ritardo con i tempi visto che la manifestazione storica si svolgerà tra meno di due settimane. Viene da chiedersi quale strategia di comunicazione abbiano messo in campo l’associazione Perugia 1416 e il Comune di Perugia per attirare turisti e curiosi da tutta Italia.


Perugia 1416, intervista al regista Rodolfo Mantovani “Un viaggio nella città che fu”


Respirare la festa cittadina

Così, volantino in mano, usciamo dall’ufficio informazioni e percorriamo le vie principali del centro storico. Nelle città come Foligno, Assisi, Bevagna, per non parlare di Gubbio, la festa cittadina si respira a pieni polmoni. Chi non ricorda in occasione del recente Giro d’Italia che è passato per la città della Quintana nei giorni scorsi, l’immagine che ha fatto il giro del Paese e che ritrae il ponte di viale Firenze vestito a festa con i colori delle bandiere dei rioni Spada e Pugilli? Un fermento che si genera all’interno dei Rioni e che poi invade le vie della città. Drappi e bandiere, ognuno con il proprio colore di riferimento, messi ad accarezzare gli storici palazzi per accogliere turisti e cittadini. Guardiamo palazzo dei Priori sotto il sole di mezzogiorno e di tutto questo a Perugia non v’è traccia. E va bene che siamo solo alla seconda edizione, che la partenza è sempre la cosa più difficile e che di soldi non ce ne sono tanti. Ma un’emozione, seppur piccina, sarebbe di grande aiuto.