Partite truccate in B, ex Ternana "rifiutò denaro ma non denunciò" - Tuttoggi.info

Partite truccate in B, ex Ternana “rifiutò denaro ma non denunciò”

Luca Biribanti

Partite truccate in B, ex Ternana “rifiutò denaro ma non denunciò”

Un pentito fa il nome dell'ex giocatore rossoverde, Pisacane "Coscienza pulita"
Mer, 25/05/2016 - 14:04

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Fabio Pisacane, ex Ternana e Avellino, oggi in forza al Cagliari, è finito nel ciclone calcioscommesse in seguito alle partite per le quali la Dia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Pisacane sarebbe il primo tra i “colleghi” coinvolti nella vicenda ad entrare in contatto con il clan Vanella Grassi. Ad  introdurlo Armando Izzo, il difensore oggi del Genoa che ha rapporti di parentela con il clan (è nipote di Salvatore Petriccione, i Petriccione sono una delle famiglie che hanno fondato il clan). Nel 2013, però, secondo le dichiarazioni di Antonio Accurso, in passato boss della Vanella Grassi e ora collaboratore di giustizia, Pisacane, da giocatore dell’Avellino, si era messo al tavolo per parlare di partite da alterare.

Nel verbale della deposizione al Tribunale di Napoli del pentito Accurso, il nome di Fabio Pisacane ricorre più volte e, stando a quanto confessato agli inquirenti, l’ex giocatore rossoverde avrebbe rifiutato denaro per truccare le partite, ma senza denunciare il fatto. Tutte circostanze che Pisacane avrebbe già negato davanti alla Dia. 

“Pisacane – ha rivelato Accurso – rispose che aveva rinunciato a 50 mila euro ed era stato premiato dal Presidente della Fifa Blatter e che era complicato coinvolgere tutta la squadra dell’Avellino, e poi che la squadra stava lottando per i play off, ma che se da quel momento alla fine del campionato si poteva combinare qualcosa, lo avrebbe fatto, nel senso che ci avrebbe aiutato, ma solo per un piacere a noi della Vanella, senza nulla pretendere in cambio. Lo stesso, disse, avrebbe fatto se l’Avellino fosse giunto alla fase dei play off. Aggiunse anche che i giocatori dell’Avellino avevano un bonus nel caso di raggiungimento dei play off stessi”. L’Avellino non arrivò ai playoff per la sconfitta all’ultima gara contro il Padova. In attesa di chiarire la sua posizione, gli inquirenti hanno fatto notare. “Abbiamo molti riscontri. In quel giorno Izzo e Pisacane erano dove racconta Accurso. Non solo”.

Pisacane, dunque secondo gli inquirenti non avrebbe partecipato ad alcuna combine. Ma non ha nemmeno denunciato il tentativo portato avanti dalla camorra. E quando i carabinieri lo hanno convocato assieme al portiere dell’Avellino, Andrea Seculin, ha negato di aver conosciuto Accurso, anche se gli inquirenti hanno trovato diversi riscontri alla versione raccontata dall’ex boss.

Al termine dell’interrogatorio, tra l’altro, Seculin e Pisacane si ritrovano nello stesso ambiente, intercettati dai carabinieri. Pisacane, parlando di Izzo: “Vai a fare bene a uno. Quel c… speriamo che…che non mi ha fatto un guaio…quel m… Lo dicevo sempre io “tu solo a pallone puoi giocare, dopo fai una brutta fine”. E ancora, “Un macello fratè!” – così si rivolge al compagno di squadra Seculin – Secondo me il fatto qua è serio, capito? A parte che mi hanno fatto tutte domande diverse da quello che magari mi avevi fatto capire tu prima della partita, del video” – continua – “Anche a me hanno chiesto se conoscessi delle persone e io ho detto ‘guardi, se domani mi dovesse venire in mente che conosco queste persone, vengo io qua, vi busso e ve lo dico’ perché io voglio stare tranquillo, cioè a me non me ne frega proprio”.

Il passato di Fabio Pisacane è quello da testimonial del ‘calcio pulito’: il 20 gennaio 2012 è stato insignito dal sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo, del Thyrus d’oro, la spilla con drago, simbolo della città, che viene consegnata a tutti coloro che hanno contribuito a portare in alto il nome di Terni, per aver rifiutato un’ingente somma di denaro per truccare una partita quando militava nel Lumezzane. Il 23 gennaio è stato premiato al Gran Gala del Calcio, il 23 aprile è stato nominato dal presidente Fifa, Joseph Blatter, ‘ambasciatore del calcio’ e, infine, Prandelli, il 28 maggio, lo chiamò a Coverciano nel ritiro della Nazionale.

Nella foto Fabio Pisacane mentre diceva il premio Thyrus dal sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo

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