Il Parco della Rocca Flea diventa un "laboratorio" per le scuole - Tuttoggi.info

Il Parco della Rocca Flea diventa un “laboratorio” per le scuole

Redazione

Il Parco della Rocca Flea diventa un “laboratorio” per le scuole

Studenti protagonisti di un nuovo progetto didattica nell'area naturalistica appena ripulita e sistemata
Ven, 24/02/2017 - 12:37

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Il parco della Rocca Flea, splendido spazio che completa la maestosità del castello federiciano, simbolo della città, diventerà presto anche un laboratorio per le scuole, ulteriore e prezioso componente del percorso museale gualdese.

Il parco della Rocca – sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Gloria Sabbatini – non è solo un luogo di svago, ma raccoglie in sé una valenza naturalistica di primo piano. Un visitatore attento, potrà notare le diverse specie di piante che decorano gli spazi a ridosso delle mura del fortilizio. Le varietà messe a dimora seguono il progetto ben preciso predisposto a suo tempo sia per la disposizione che per le specie, tipiche dei nostri territori. Proprio per salvaguardare questo ruolo importante del parco, che necessita di una continua salvaguardia e attenzione, in questi giorni è stata messa in piedi una intensa attività di potatura e risistemazione, per permettere ai visitatori di goderne a pieno già da questa primavera”.

Da questo intervento nasce un nuovo progetto didattico, che vede coinvolto il Polo Museale, con le scuole di ogni ordine e grado, che da questa primavera potranno usufruire di un particolare progetto denominato “Le piante magiche. Alla Rocca Flea la medicina e le erbe secondo Castore Durante”.

Gli studenti che parteciperanno al laboratorio didattico potranno scoprire l’ulivo “cultivar rigalese”, la ginestra dei nostri monti, le piccole e profumatissime macchie di santoreggia (erba dalle proprietà mediche riconosciute sin dai tempi antichi). In particolare si potranno ammirare anche le piante che si ritrovano nei dipinti ospitati nella Pinacoteca della Rocca Flea: dal nocciolo presente nell’Albero di Jesse al melograno, visibile nelle mani del bambino nella tavola realizzata da Matteo da Gualdo nel 1462.

Il percorso è un tripudio di profumi che si susseguono – conclude il vicesindaco – un incontro con la natura in un contesto nobilitato dalle antiche mura della Rocca”.

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