Osteoporosi 2016, esperti a confronto su una patologia a forte impatto sociale - Tuttoggi.info

Osteoporosi 2016, esperti a confronto su una patologia a forte impatto sociale

Redazione

Osteoporosi 2016, esperti a confronto su una patologia a forte impatto sociale

Dieta e attività fisica per ridurre il numero di fratture
Lun, 12/09/2016 - 13:48

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Giovedì  15 settembre, alle ore 9, si svolgerà presso l’Aula 8 della  Scuola di Medicina e Chirurgia di Perugia l’annuale riunione scientifica dal titolo “Osteoporosi 2016”.

Il Convegno, organizzato dal Prof. Elmo Mannarino, presidente della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia e  direttore della  struttura complessa di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, vedrà riuniti i maggiori esperti del metabolismo dell’osso, provenienti dai più qualificati  centri italiani che  avranno modo di fare il punto sugli avanzamenti e sviluppi  nel campo della prevenzione e della cura dell’osteoporosi.

L’osteoporosi – spiega il prof. Mannarino –  rimane una patologia a largo impatto sociale,  causa di fratture soprattutto a livello del femore, del polso e della colonna vertebrale, con  conseguente grave morbilità ed invalidità. Nonostante i continui appelli della comunità scientifica la patologia  viene  sottovalutata ed affrontata con grave ritardo. Si tratta, infatti,  di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni, spesso diagnosticata solo al momento della frattura”.

“Il  20% della popolazione femminile è già affetta da osteoporosi ed è quindi ad alto rischio di frattura da fragilità – riferisce la Dott.ssa Anna Maria Scarponi, responsabile del “Centro Osteoporosi” dell’Azienda Ospedaliera di Perugia -. Appare  pertanto fondamentale  una attenzione elevata  nella fase di prevenzione e di prescrizione delle cure,  attività necessarie per la riduzione  di continue fratture. Al paziente viene chiesto l’osservanza della terapia, spesso interrotta per immotivate giustificazioni ed un adeguato stile di vita: dieta e attività fisica sono importanti armi per evitare le fratture”.

L’impegno del personale medico e le programmazioni sanitarie degli   ultimi anni hanno permesso comunque di verificare una tendenza alla  riduzione del fenomeno delle fratture. In Umbria negli ultimi cinque anni, infatti, il dato delle fratture di femore, pur elevato è rimasto sostanzialmente invariato – circa 600 all’anno-, nonostante un progressivo invecchiamento della popolazione. L’approccio multidisciplinare  si è rivelato la soluzione migliore  per la gestione corretta della osteoporosi, che spesso, nel paziente anziano, si unisce ad altre patologie, curate con altri  farmaci.

Il programma del convegno prevede incontri multidisciplinari  dedicati ai problemi della diagnosi, della terapia  e della  appropriatezza delle prescrizioni. Una sessione è stata prevista dagli organizzatori  anche per la valutazione di  forme rare di osteoporosi, oltre che  a  tecniche  innovative di riparazione delle fratture vertebrali,  mediante trattamento mini-invasivo. ”Come nelle altre edizioni – sottolinea il Prof. Mannarino – abbiamo voluto dedicare ampio spazio anche alla  attività di ricerca clinica realizzata dai giovani medici.  Per la complessità e le attualità degli argomenti trattati, il convegno rappresenta un momento fondamentale di approfondimento  e di confronto di varie realtà italiane in tema di osteoporosi”.

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