“Non sono mai stato in Brasile!”. E’ questa la frase detta e ripetuta più volte, durante le interrogazioni in carcere a Perugia, da Luca Boncompagni, il maggiore dei due fratelli arrestati dalla Polizia tifernate con l’accusa di spaccio internazionale di droga. L’imputato si è dichiarato anche estraneo ai fatti. In questo mese verrà sentito il fratello minore Aldo.
I due furono ammanettati lo scorso 28 maggio nell’ambito dell’operazione “Saudade”. L’attività investigativa della Polizia, iniziata nel 2007, ha avuto un punto di svolta a marzo 2014, quando un corriere della droga ingerì più di 100 ovuli di cocaina sentendosi male, e ha portato a galla l’ “attività” internazionale dei due fratelli, proprietari di una villa a Salvador de Bahia da cui partivano i traffici illeciti.
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