Omicidio Raggi, il dolore della madre a Quinta Colonna e lo Stato citato in giudizio - Tuttoggi.info

Omicidio Raggi, il dolore della madre a Quinta Colonna e lo Stato citato in giudizio

Luca Biribanti

Omicidio Raggi, il dolore della madre a Quinta Colonna e lo Stato citato in giudizio

Mamma Bruna "Perché Aziz si trovava a Terni? Perché Aziz si trovava in Italia?"
Mar, 21/02/2017 - 10:20

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Amine Assoul, detto ‘Aziz’, l’assassino di David Raggi, condannato in appello a 30 anni di carcere il 26 ottobre 2016, non avrebbe dovuto trovarsi in Umbria, né tantomeno in Italia; la tragedia che ha sconvolto la comunità di Terni nel marzo 2015, è stata ricordata nella puntata di “Quinta Colonna”, programma condotto da Paolo Del Debbio, andata in onda ieri sera.

Nella consueta bagarre sulla questione dell’immigrazione irregolare sul territorio italiano, la popolare trasmissione di Rete4, ha ospitato in studio l’avvocato della famiglia Raggi, Massimo Proietti, e la madre di David, che per la prima volta dal tragico evento ha concesso un’intervista televisiva.

Il legale difensore della famiglia Raggi, ha ricordato che i Ministeri dell’Interno (per la mancata espulsione del marocchino) e di Giustizia (mancata esecuzione di un cumulo di pene) sono stati citati in giudizio perché Aziz non avrebbe dovuto trovarsi in stato di libertà a Terni, in quanto già condannato a quasi 7 anni per reati commessi precedentemente nelle Marche; il legale ha poi fatto riferimento al fatto che Aziz non doveva trovarsi in Italia, visto che la sua richiesta di protezione internazionale non avrebbe potuto trovare accoglimento per la mancanza di requisiti.

Il secondo binario sul quale l’avvocato Massimo Proietti si sta muovendo è quello relativo a una normativa europea, la direttiva 80 del 2004, secondo la quale la famiglia della vittima avrebbe avuto diritto a un fondo che lo Stato avrebbe dovuto costituire, entro il 2005, per reati di natura transnazionale (caso tra i quali rientrerebbe anche l’omicidio di David). Il fondo, invece, non è stato istituito, venendo meno così all’essenza della direttiva stessa, cioè quella di garantire ai familiari delle vittime un risarcimento economico che alcuni colpevoli non potrebbero altrimenti sostenere.

Il Governo italiano ha cercato di riparare nel 2016 con la legge 122 del 7 luglio, con un testo che sancisce, all’articolo 12, il riconoscimento del risarcimento soltanto per le vittime che, in vita, non abbiano avuto un reddito superiore a 11mila 528 euro, somma prevista “per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato”.
David Raggi, guadagnava poco più di 13 mila euro l’anno, circostanza che impedirà alla famiglia di accedere al risarcimento di Stato che sarebbe stato devoluto interamente in beneficenza, così come sottolineato dalla mamma di David che, visibilmente turbata dal ricordo del figlio, si è rivolta alle istituzioni:

“Perché Aziz si trovava a Terni? Perché Aziz si trovava in Italia? Qualcuno me lo sa spiegare?”.

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