Obesità infantile: come riconoscerla e curarla - Tuttoggi.info

Obesità infantile: come riconoscerla e curarla

Redazione

Obesità infantile: come riconoscerla e curarla

Il problema in Italia è un fenomeno serio, che colloca il nostro paese tra i peggiori in Europa
Lun, 05/06/2017 - 18:22

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Anche se guardato con gli occhi dell’amore genitoriale, un bimbo paffuto e rotondetto può apparire come un bimbo sano, felice e grazioso, in realtà non bisogna mai sottovalutare il peso dei nostri bambini e le sue oscillazioni, soprattutto nel periodo che va dai 6 ai 17 anni.

Un rischio per la salute infantile

Tra le problematiche che affliggono infatti molti bambini dei paesi più sviluppati, c’è quello dell’obesità infantile, un problema sempre più grave, dovuto soprattutto alla  diffusione su larga scala di cibi preconfezionati e ricchi di grassi saturi, i cosiddetti “cibi spazzatura”, ma anche alla vita sempre più sedentaria dei piccoli e dei piccolissimi, nonché alla mancanza di sane abitudini alimentari, che talvolta si lega a una sottostima dell’insorgere di problemi legati al peso da parte dei genitori.

Si tratta di un problema serio, perché l’accumulo di grasso adiposo in età infantile, sottoponendo le cellule a un sovraccarico di lavoro, può comportare l’insorgere di malattie respiratorie, circolatorie e articolari, nonché a problemi di inclusione sociale e socializzazione, che potranno influenzare anche il suo carattere e la sua crescita dal punto di vista psicologico.

Rispetto a un bambino normo peso, un bambino obeso e sovrappeso è quindi più soggetto a raffreddori e bronchiti, ha maggiori probabilità di soffrire di insonnia, apnee notturne e disturbi asmatici, può inoltre avere problemi ortopedici, dovuti all’eccessivo carico a cui sono sottoposte la colonna e le articolazioni, nonché problemi di tipo cardiovascolare e circolatorio. Tutti questi disturbi condizioneranno la sua infanzia, finendo tuttavia con l’influenzare negativamente anche il suo futuro, andando ad aggravarsi fino a diventare vere patologie debilitanti, a cui sarà più difficile porre rimedio durante l’età adulta.

Strumenti di monitoraggio

Ma come si fa a capire se il nostro bambino è obeso? Oltre a valutare in maniera oggettiva il suo aspetto, possono aiutare delle misurazioni costanti del suo stato di salute, per valutare il quale possono aiutare la misura del suo girovita, la cui circonferenza divisa per il peso dovrebbe stare sotto il valore di 0,5 cm, e un corretto utilizzo della tabella peso altezza bambini.

Si tratta di un valido strumento che può essere utilizzato per avere un’immagine chiara, visiva e immediata dello stato di salute del nostro bambino, attraverso la valutazione del suo IMC, ossia l’Indice di Massa Corporea. Questo può essere ricavato e monitorato costantemente nel corso della crescita dei vostri figli, utilizzando delle tabelle di crescita realizzate su un campione di riferimento di bambini, messi a confronto dal punto di vista dell’età, del peso, del sesso e dell’etnia.

Misurando costantemente il peso e l’altezza dei vostri figli su un grafico, e mettendoli a confronto con il peso e l’altezza di un campione simile e paragonabile, ogni genitore può ottenere la curva di crescita del proprio piccolo, per capire quanto si discosta dalla media, in eccesso o in difetto, per riconoscere eventuali situazioni di rischio e intervenire prontamente nel modo più efficace.

Contrastare l’obesità infantile

Come rilevato dagli ultimi studi del Sistema di Sorveglianza Okkio alla Salute, promosso dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, il problema dell’obesità infantile in Italia è un fenomeno molto grave, che colloca il nostro paese tra i peggiori in Europa, ma che può essere arginato, con una presa di consapevolezza del problema e una politica attenta alla nutrizione e alla salute dei bambini.

Come genitori, una volta preso atto del problema di sovrappeso di vostro figlio, è importante prendere contatti con il pediatra di fiducia, per decidere la strategia migliore da adottare e concordare un regime dietetico che permetta a vostro figlio di assorbire tutte le sostanze necessarie per il suo sviluppo, eliminando quelle dannose.

Nel vostro piccolo, potete aiutarlo a superare questo problema anche nella vostra normale vita familiare, insegnando a vostro figlio l’importanza di una corretta educazione alimentare e proponendogli una regolare attività sportiva: in questo modo potrà mettersi in movimento e iniziare a perdere i chili in eccesso, senza vivere la cosa come un’imposizione o una punizione ma divertendosi e socializzando con gli altri bambini.

Per aiutarlo a mangiare in modo sano e salutare, ci sono dei piccoli accorgimenti che potete osservare, tanto banali quanto fondamentali per trasmettere ai vostri figli la cultura del mangiar bene: innanzitutto ogni giornata deve iniziare con una buona colazione, per evitare di arrivare a ora di pranzo con una fame da lupo; non bisogna rinunciare agli spuntini e alla merenda, ma sarebbe meglio optare per frutta e yogurt, evitando merendine e bibite gassate; a tavola è importante mangiare tutto, anche le verdure, e i genitori devono essere i primi a dare l’esempio, alimentandosi in maniera corretta e cucinando cibi appetitosi e vari. Infine, ai pasti deve essere dedicato il giusto tempo: affinché i bambini capiscano l’importanza di mangiare bene, il pranzo e la cena dovrebbero essere un importante momento di ritrovo da dedicare alla famiglia e allo stare insieme.

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