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Novelli, sciopero ad oltranza a Terni | Il Mise “Trovare un’intesa”

Sara Fratepietro

Novelli, sciopero ad oltranza a Terni | Il Mise “Trovare un’intesa”

I lavoratori ex Novelli alzano la voce dopo gli annunci di Alimentitaliani | M5s organizza convegno a Narni
Sab, 01/04/2017 - 19:37

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Sciopero ad oltranza nella sede di Terni dell’ex Gruppo Novelli dopo il pugno duro annunciato dalla nuova proprietà, la Alimentitaliani srl. Ad annunciarlo sono gli stessi lavoratori, per i quali si preannunciano licenziamenti. Mentre dal ministero per lo Sviluppo economico arriva l’appello a trovare un’intesa per salvaguardare l’importante gruppo aziendale. Sul fronte politico, invece, dopo l’annuncio di nuove interrogazioni parlamentari sulla vertenza, il Movimento 5 stelle anticipa l’organizzazione di un incontro per il 9 aprile a Narni sulla Novelli.

Parlano i lavoratori di Terni, sciopero a oltranza

“I dipendenti della ex Novelli, ora Alimentitaliani S.r.l, della sede di Terni ALZANO LA LORO VOCE per chiarire alle istituzioni, alla famiglia Greco e a tutti i cittadini del territorio ternano e della regione Umbria – evidenziano in una nota – le ragioni che li hanno costretti ad intraprendere la dolorosa decisione di uno sciopero ad oltranza. Dopo l’acquisizione da parte della famiglia Greco con la promessa del mantenimento dei livelli occupazionali, iniziano a susseguirsi in sede istituzionale proposte che partono esclusivamente da tagli pesantissimi ed inaccettabili del costo del lavoro e dell’occupazione e che propongono un cosiddetto “piano industriale” privo dei requisiti fondamentali per la sua concreta realizzazione, fino ad arrivare ieri ad una rottura della trattativa che sembra insuperabile”.

“Nell’ultimo comunicato ricevuto, – ricordano i lavoratori – la proprietà annuncia che procederà in modo da arrivare quanto prima al raggiungimento degli obiettivi occupazionali ritenuti indispensabili. Questo si tradurrà in 79 licenziamenti senza le garanzie di tutte le tutele previste per la salvaguardia dei lavoratori. Ancora più inaccettabile, dato che la Alimentitaliani, essendo società neo costituita può avere accesso a TUTTI gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Inoltre non sono chiare le proposte contrattuali anche per coloro che saranno chiamati a proseguire l’attività lavorativa, data la già dichiarata intenzione di esternalizzare i servizi amministrativi e commerciali ad una società terza. I lavoratori tutti invitano le istituzioni, la politica, gli organi preposti e tutto il territorio a fare quanto in loro potere per salvaguardare i diritti universali dei lavoratori”.

>> Articolo correlato: Novelli, inutile il tavolo al Mise | Alimentitaliani lavora ai tagli occupazionali

Il Mise: dare serenità a migliaia di famiglie

Nelle ultime ore sui negativi sviluppi della vertenza è intervenuto con una nota ufficiale anche il Mise: “Al termine di trattative che si sono protratte per molti giorni, le parti non hanno trovato l’intesa in grado di dare prospettive stabili all’importante azienda agroalimentare (titolare dei marchi Ovito e Interpan) che occupa oltre 600 dipendenti diretti in stabilimenti in Umbria, Lazio e Lombardia.

Attualmente le attività del Gruppo Novelli, acquisite il 22 dicembre scorso dal Gruppo “iGreco”, – ricorda il ministero – possono avere ottime prospettive di rilancio dopo un quadriennio di difficoltà generate da una gestione inadeguata. Il piano industriale presentato dalla nuova proprietà prevede, oltre a interventi di efficientamento e recupero di produttività, importanti investimenti per un totale di oltre 30 milioni destinati al rifacimento di impianti, allo sviluppo della capacità produttiva e al recupero di attività precedentemente dismesse. La riorganizzazione proposta dall’azienda, modificata anche con il contributo delle istituzioni presenti ai tavoli di trattativa oltre che dalle stesse organizzazioni sindacali, potrebbe consentire di dare prospettive economiche e occupazionali positive al Gruppo. Il mancato raggiungimento di una intesa, nonostante le numerose proposte di mediazione formulate dal Ministero dello Sviluppo Economico, non deve in alcun modo compromettere l’attività aziendale in un delicato momento della vita dell’ex Gruppo Novelli.

Per questa ragione il Ministero, mentre invita le parti a ricercare in ogni momento una positiva intesa che dia serenità alle migliaia di famiglie che gravitano attorno alle aziende del Gruppo, proseguirà senza sosta nella ricerca di un confronto con la Direzione aziendale e le Organizzazioni sindacali al fine di scongiurare l’ulteriore peggioramento di una situazione sociale assai complessa e, soprattutto, con l’obiettivo di favorire l’attuazione di un piano industriale finalmente concreto e positivo per il futuro delle aziende appartenenti al Gruppo Alimentitaliani”.

Novelli e concordato fallimentare, ne parla il M5s

Intanto sulla vertenza Novelli ed anche più in generale sul tema dei concordati fallimentari, si terrà un incontro promosso dal Movimento 5 stelle. Il 9 Aprile alle ore 16:00 presso il Teatro Comunale di Narni (TR) – spiegano i pentastellati – si svolgerà un importante evento pubblico durante il quale parleremo della vicenda del Gruppo Novelli e di come vengono gestiti a vario livello i concordati fallimentari.

Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno, racconterà invece la storia positiva dell’azienda municipalizzata AAMPS, recentemente ammessa al concordato fallimentare dal Tribunale di Livorno. Stefano Lucidi, Andrea Liberati e Federico Pasculli parleranno invece di come è stato gestito il concordato del Gruppo Novelli, una vicenda che ha riflessi importanti sia a livello locale che regionale e nazionale, fino al ruolo del Ministero dello Sviluppo Economico nella gestione dei tavoli di crisi presso il Ministero. La deputata M5s Tiziana Ciprini parlerà della riforma della Legge Fallimentare in discussione in Parlamento in questo periodo. “Sulla vicenda Novelli – spiegano i pentastellati –cercheremo insieme di trovare delle risposte e soluzioni”.

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