Norcia, Sindaco furibondo 'sputtana' consigliere Pdl e annuncia rivoluzione in giunta. "Monni? Mi sosteneva prendendo le distanze da Alemanno e da tutto il Partito" - Tuttoggi.info

Norcia, Sindaco furibondo 'sputtana' consigliere Pdl e annuncia rivoluzione in giunta. “Monni? Mi sosteneva prendendo le distanze da Alemanno e da tutto il Partito”

Redazione

Norcia, Sindaco furibondo 'sputtana' consigliere Pdl e annuncia rivoluzione in giunta. “Monni? Mi sosteneva prendendo le distanze da Alemanno e da tutto il Partito”

Gio, 29/09/2011 - 19:57

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(Ja. Brug.) – Non parla spesso con la stampa il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli, ma quando lo fa, quelli che si toglie dalla scarpa non sono dei sassolini ma veri e propri macigni. In quella convocata stamani presso il municipio si è parlato ancora una volta delle vicende che gravitano attorno all’ex vicesindaco Adriano di Stefano, riportate recentemente agli onori delle cronache dall’intervento del consigliere regionale del Pdl Massimo Monni e dall’intervista rilasciata ad un quotidiano on line da parte di uno di coloro che sarebbero stati truffati dall’ex vicesindaco.

Oro Norcia – Il “casus belli” della crociata del centrodestra nursino nei confronti di Di Stefano fu la questione della provenienza sospetta dei fondi per l’organizzazione dell’edizione 2009 di Oro Norcia, giustificati dall’amministrazione comunale con delle sponsorizzazioni private. “Confermo che per l’edizione 2009 di Oro Norcia l’amministrazione comunale ha speso solo 4800 euro per la stampa dei manifesti – ha tuonato Stefanelli -, il resto è frutto di sponsorizzazioni private. Pur non conoscendo la provenienza dei fondi dell’edizione 2009, presumo che sia del tutto legittima, poiché quando ho sostituito Di Stefano nell’organizzazione, l’evento è stato finanziato proprio dal denaro dei privati, di cui conservo tuttora la documentazione”.

“Fatti privati” – Quando il discorso si è spostato sulle presunte mancanze di Di Stefano nello svolgimento dell’attività di promotore finanziario, Stefanelli è diventato ancor più netto. “E’ un dato di fatto che le accuse mosse a Di Stefano abbiano scioccato la città intera – ha detto il primo cittadino –, ma sono vicende iniziate ben prima della sua discesa in campo in politica, di cui nessuno della lista civica ‘Norcia nel cuore’ era a conoscenza”. Stefanelli è rammaricato per aver conosciuto il “lato oscuro” del suo ex collaboratore troppo tardi, ma sostiene fermamente che i “guai personali” dell'ex ammiistratore non abbiano nulla a che vedere con la sfera amministrativa. “Ciò che non accetto – ha proseguito il sindaco – è che mi si venga a dire che io sto proteggendo Di Stefano nel suo ruolo di consigliere comunale in seguito a pressioni dall’alto. La realtà è che colui che ha ricevuto mandato popolare ha il diritto di rimanere in carica almeno fino a quando la legge glielo consentirà. Oggi, Adriano di Stefano è solo un presunto ladro, bisognerà attendere la sentenza definitiva per sapere se lo è o non lo è. Una questione non di poco conto”. In effetti, delle circa 20 persone che dichiarano di essere state raggirate da Di Stefano dopo avergli affidato i propri risparmi, solo 5 hanno poi fatto seguire regolare denuncia.

Considerazione zero – Non è quindi protezione quella che il sindaco sta offrendo al suo ex vice. Almeno così dice. Anzi, Stefanelli afferma che la sua considerazione nei confronti di Di Stefano, “se ieri era cento, oggi è zero. Insieme al gruppo di maggioranza lo abbiamo invitato a tirarsi fuori dal gruppo, pur mantenendo il suo posto di consigliere, ma evidentemente Adriano non si è reso conto dell’opportunità che gli stavamo concedendo. Sarebbe dovuto uscire dal Gruppo per proteggere la maggioranza e per fare in modo che la maggioranza potesse proteggere lui”.

L’attacco a Monni – La delegittimazione dell’operato dell’amministrazione nursina che il consigliere regionale del Pdl ha operato nella nota dell’altro ieri non è andata giù a Stefanelli. “Fino a poco tempo fa Monni aveva un ottimo rapporto col sottoscritto – ha dichiarato il primo cittadino – tanto che in due incontri differenti mi aveva sottolineato il suo sostegno prendendo al contempo le distanze dall’operato di Alemanno e di tutto il Pdl nursino. Inoltre – ha ricordato il sindaco – all’epoca delle elezioni regionali Di Stefano, che voglio ricordare essere stato iscritto ad Alleanza Nazionale, fu uno dei principali interlocutori del centrodestra regionale. Visto l’attacco diretto che Monni gli ha rivolto due giorni fa, devo dedurre che ora non sia più…utile alla causa”.

Rievocazione dei morti – Stefanelli liquida come poco elegante, per usare un eufemismo, il riferimento che Monni ha fatto all’ex consigliere Federico Cecchini, suicidatosi ad Oslo nell’agosto del 2009. “A prescindere dal fatto che chi rievoca i morti è arrivato alla frutta – ha detto – tengo a precisare che Cecchini si è tolto la vita per motivi personali che non hanno nulla a che vedere con la politica e con l'amministrazione. Accostare il suo nome accanto a quelli di Di Stefano e di Boris Novelli (passato alla minoranza, n.d.r.), come se fossero stati tutti parte di un progetto è illogico. E se Monni ha tirato fuori il nome di Novelli a causa del suo passaggio dai banchi della maggioranza a quelli della minoranza, perché allora non parlare del percorso inverso compiuto dal consigliere Nobili?”

Nuovi assessori e deleghe – Il sindaco ha inoltre ribadito che, tanto la giunta quanto la maggioranza consiliare hanno piena legittimità politica. Domani (venerdì 30) verranno resi noti i nuovi assessori e sarà effettuata una rivisitazione delle deleghe, molte delle quali ancora in mano al sindaco dopo le dimissioni di Di Stefano da vicesindaco ed assessore. Pur non volendo dichiarare i nomi per una questione di correttezza nei confronti dei consiglieri comunali (verranno annunciati domani durante la seduta), questi ultimi saranno scelti all’interno della lista “Norcia nel Cuore”, tra coloro che non erano stati eletti nella scorsa tornata elettorale. “Non siamo andati a fare mercato – ha sottolineato Stefanelli – ma abbiamo attinto alla lista, dimostrando di credere nel progetto ‘Norcia nel cuore’ e di essere coerenti nella scelta di persone giovani è che vivano la città conoscendone le problematiche dall’interno”.

Il vero ‘sbando’ – E’ stata la giunta Alemanno, secondo Stefanelli, “a condurre la città allo sbando, dopo le promesse non mantenute e i 14 mesi di commissariamento. Non ricordo una sola proposta del Pdl nursino da quando è all’opposizione, ad eccezione della crociata contro Di Stefano. Per quanto riguarda il nostro operato, invece, c’è da sottolineare il trend di crescita delle presenze turistiche in città, cresciute del 16% nei primi cinque mesi del 2011”. Le linee generali di indirizzo politico della giunta Stefanelli, in definitiva, sarebbero state le stesse anche senza il “caso Di Stefano”.

Giunta al lavoro – Stefanelli è poi tornato su Monni respingendo al mittente l’accusa secondo cui le vicende dell’ex vicesindaco hanno condizionato tre anni di amministrazione. Anzi ha annunciato il varo di una serie di iniziative a dimostrazione che la giunta è stata tutt'altro che immobile. Dagli accordi con soggetti privati per la realizzazione di manifestazioni artistiche ed enogastronomiche ad un progetto generale sul Castelluccio, che dovrebbe prevedere un allargamento della sede stradale con la creazione di un parcheggio su ambo i lati della carreggiata (grazie al quale auto e moto non sarebbero più costretti a “calpestare” il prato), l’interramento delle linea elettrica e la delocalizzazione dei parcheggi per i camper.

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