L’emozione. Queste persone non mettevano più piedi qui da ottobre, dal giorno in cui il sisma gli ha portato via loro la quotidianità.
Dalle vetrine, oltre ai calcinacci, si intravedono oggetti scaraventati a terra dal terremoto: bottiglie di vino, mobili, sedie. Piccoli oggetti che significavano una vita normale. “E’ stato molto emozionate – spiega la titolare del salone di bellezza – , non pensavamo di rientrare in negozio così presto. Vogliamo ricominciare a vivere normale, così non è vita. Dormire nelle macchine prima, poi nelle tende e nei camper. Ci hanno detto che a brevissimo chi ha l’agibilità della casa potrà tornare ad abitare nel centro. Non vediamo l’ora“.
Su le saracinesche. Lungo il corso di Norcia le luci si riaccendono nei negozi di abbigliamento, in una gioielleria, un bar e un salone di bellezza. Scopa alla mano, i nursini hanno tirato su le saracinesche delle proprie attività nel centro storico, pronti a ricominciare. “Fino a oggi non potevamo rientrare nelle nostre attività – spiega la titolare della parrucchieria -, ora possiamo iniziare ad intervenire per riaprire il negozio“.
Un nuovo inizio.
Ristoranti e case. “Il centro storico da oggi rimarrà aperto ai cittadini – spiega il sindaco di Norcia Nicola Alemanno – , dobbiamo solo capire se permettere ai ristoranti di tenere aperto la notte, per una questione di sicurezza. I residenti che hanno l’agibilità delle abitazioni nelle vie adiacenti al corso principale della città potranno tornare ad abitarci, speriamo, già prima di Natale. Dobbiamo ancora lavorare dall’altra parte della città. C’è una persona che sta morendo e vorrebbe entrare in casa prima che accada. Vorrei esaudire questa sua richiesta“.
Container e casette.