Norcia, nuova denuncia su degrado del comprensorio Castelluccio-Forca Canapine - Tuttoggi.info

Norcia, nuova denuncia su degrado del comprensorio Castelluccio-Forca Canapine

Carlo Vantaggioli

Norcia, nuova denuncia su degrado del comprensorio Castelluccio-Forca Canapine

Lo strano caso di un ricco territorio che per burocrazia e incuria generale viene abbandonato al degrado, nonostante il Parco dei Monti Sibillini
Gio, 12/11/2015 - 11:48

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Non sfugge all’occhio attento degli amanti della montagna e dello sport, l’abbandono ed il degrado incipiente di un territorio come quello del comprensorio sciistico del Castelluccio-Forca Canapine. Un tempo fiore all’occhiello dell’area montana sopra Norcia e a confine con le Marche, meta di  turismo sportivo in inverno e  di quello legato agli amanti della natura in estate, cornice immaginifica e sfruttata a più non posso anche nella cinematografia e nella pubblicità, ora questa meraviglia naturale è già a buon  punto per diventare una sorta di cimitero delle buone intenzioni e delle “chiacchiere che non fanno frittelle”.

Un monumento alla burocrazia soffocante e ai niet legati alla presenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che invece di valorizzare “tutti” i territori del parco si limita al galleggiamento. Le stesse redazioni giornalistiche sono state più volte testimoni di come i comunicati stampa dell’Ente Parco raccontino per filo e per segno di come il versante marchigiano sia pieno di attività e di novità, mentre quello umbro spesso e volentieri brilla per assenza.

Bisogna prendere atto che è già troppo tardi per interventi che si possano dire solo conservativi.  I rifugi, l’Albergo Canapine (sulle cui vicissitudini sarebbe ora di fare chiarezza nelle sedi opportune), la viabilità ma sopratutto gli impianti di risalita, sono ormai nella condizione di  dover ricevere interventi straordinari, con maggiorazioni di costo che potevano essere evitate. E non serve tirare fuori la favola del meteo impazzito e quindi della neve che da anni non c’è più. Quello semmai è solo un aspetto della questione che con la tecnologia esistente, se lo si vuole davvero, si può superare brillantemente.

Il fatto grave è l’assoluta mancanza di un progetto politico di sviluppo e mantenimento dell’area sopratutto per i mesi che vanno da aprile a ottobre inoltrato, quando tutto il comprensorio potrebbe essere ‘sfruttato’ in maniera sostanziale. Va decisamente ripensata la funzione del l’Ente Parco che al momento è percepibile solo quando branchi di mucche, pecore e cavalli scorazzano liberamente danneggiando spesso e volentieri le recinzioni delle case private presenti, invadendo la sede stradale principale a rischio di gravi incidenti per gli automobilisti o motociclisti che, bontà loro, decidono ancora di passare da quelle parti. La stessa Piana del Castelluccio va completamente ripensata, perchè tutta la polemica su come affrontare la viabilità in funzione della possibilità di parcheggiare o meno, ha tanto il sapore  di un ballon d’essai, quando poi non si decide, per lo meno di studiare, una rete infrastrutturale di servizio all’enorme flusso turistico dell’area e degna di tale nome. Non basta certo un bagno chimico in plastica di quelli che si usano nei cantieri o nei concerti all’aperto a risolvere e nemmeno l’attività commerciale di passeggiate a cavallo. A prima vista l’effetto che se ne ha è quello della stazione di posta in un area sperduta del Texas verso la metà dell’800. Manca forse il coraggio di scardinare qualche grande o piccola rendita di posizione, per un cambiamento che non è solo necessario e urgente, ma che ormai è già oltre il futuro.

Su questo tema, ormai di grande sensibilità, si è espresso il Comitato Nursino per gli Sport Invernali che in una lettera inviata alla Regione, alla Provincia e al comune di Norcia, esprime per punti  la lista dei danni visibili e certificabili in vista della prossima stagione invernale. Di sicuro ciò che leggiamo oggi  apre un fronte di discussione su cui non è più possibile tergiversare con tavoli o commissioni di inchiesta di andreottiana memoria. Ecco il testo integrale della nota del Comitato:

Con la presente vogliamo esprimere, in vista della prossima stagione invernale, la nostra preoccupazione per lo stato di abbandono e il mancato rilancio del comprensorio sciistico di Castelluccio-Forca Canapine.

Malgrado gli altisonanti annunci fatti negli anni passati dalla Provincia e dal Comune di Norcia circa i progetti di sviluppo di questo comprensorio, la drammatica situazione di questa realtà è sotto gli occhi di tutti.
Forca Canapine, l’unica stazione sciistica dell’Umbria è ormai una località “Fantasma”.
L’Hotel Canapine, venduto dalla Provincia ad un privato, già da qualche anno è chiuso e in stato di abbandono e grave degrado; il Rifugio Monti del Sole, di proprietà della nostra Provincia è stato completamente abbandonato, gli infissi sono aperti e chiunque può depredare i suoi arredi e i suoi apparati; il Rifugio della Macchiaccia è chiuso da anni.
La seggiovia dei Monti del Sole costruita dalla Provincia all’inizio degli anni 2000 con un notevole impegno di spesa, risulta chiusa da qualche anno, condizione questa che ha consentito ai vandali di manomettere l’impianto.
Le altre tre sciovie (skilift), già da anni risultano chiuse per superamento dei 30 anni di attività e nessuno si è preoccupato a livello istituzionale di favorire la loro riattivazione.
Nello stesso tempo, la Regione Marche ha favorito l’ammodernamento degli impianti di risalita delle 13 stazioni sciistiche marchigiane.
Le strade di accesso ai parcheggi dei Monti del Sole e delle Scentinelle sono un susseguirsi di “Mega Buche”.
Le piste di fondo tra F.ca Canapine e i Pantani sono anni che non vengono battute.
Segnaliamo inoltre che il mezzo sgombraneve della provincia lo scorso anno ha preso fuoco e non è stato rimpiazzato, è rimasto solo una spazzaneve degli anni 70. Per cercare di sopperire a questa carenza, è stato dato l’appalto dello sgombero neve ad una ditta marchigiana che lo scorso inverno non è riuscita a far fronte in modo adeguato a tale lacuna, lasciando isolata la nostra montagna per tempi molto più lunghi di quelli del passato.
Nella zona di Castelluccio la situazione è ancora più evidente, capita sempre più spesso che non viene sgomberata con puntualità e diligenza la neve dalle strade che portano in questa località.
Lo scorso inverno la provincia ha messo addirittura un cartello all’inizio della strada per F.ca di Presta con la quale annunciava che “durante tutto l’inverno non avrebbe provveduto allo sgombero della neve”. Decisione che ha determinato l’isolamento dell’unico rifugio aperto tutto l’anno, quello degli Alpini, oltre ad impedire ai turisti provenienti da Marche ed Abruzzo di raggiungere Castelluccio, il “Cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”.
La battitura delle piste di Fondo nella zona dei Piani di Castelluccio (tra le più belle ed estese d’Italia), nonostante la presenza a Castelluccio di un battipista attrezzato di proprietà del Comune di Norcia, non viene effettuata, costringendo i numerosi umbri appassionati di questo sport a recarsi fuori regione.
Si coglie l’occasione per segnalare lungo la strada provinciale che porta a F.ca Canapine e Castelluccio, la mancata riparazione dei danni causati dalle 3 slavine verificatesi l’inverno scorso e la presenza di barriere di protezione, ormai fuori legge e deteriorate, tra l’altro non più attaccate alla loro base di ancoraggio. Tutto questo in punti in cui le barriere dovrebbero proteggere gli automobilisti da dirupi alti e pericolosi.
A fronte di questa vergognosa situazione invitiamo le autorità in indirizzo ad assumersi le proprie responsabilità. La scusante della crisi non è valida in quanto le regioni limitrofe vivono la stessa situazione, ma le loro stazioni sciistiche sono in piena attività ed efficienza e mantengono le strade aperte durante il periodo invernale. A nostro avviso sembra evidente un segno di “menefreghismo” verso i seri problemi di quest’importante zona turistica montana.
Certi che vorrete dare risposte in positivo ai problemi sopra esposti e in attesa di comunicazioni nel merito, porgiamo distinti saluti.
Norcia il 10.11.2015

Il Portavoce
Francesco Rotondi

Riproduzione riservata

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