Non tarda ad arrivare la replica dei consiglieri dimissionari appartenenti al gruppo misto di Norcia, Letizia Leoncilli, Sante Coccia, Marco Moscatelli e Alberto Canali, dopo l'incontro tenuto dall'ex sindaco Nicola Alemanno. Nella loro nota i quattro consiglieri si dicono fermi e convinti della loro scelta e accusano Alemanno di aver “imbambolato” la platea accorsa a sentirlo ieri sera, raccontando di fatto un mucchio di frottole.
Ecco quindi il documento integrale dei consiglieri dimissionari del gruppo misto:
“Dopo il bagno di folla di ieri sera all'auditorium San Francesco vorremmo tranquillizzare l'ex sindaco di Norcia, Nicola Alemanno: non abbia timore perché il nostro confronto a viso aperto con la città non mancherà. Stiamo solo aspettando che cessino le minacce e gli insulti alle nostre persone e alle nostre attività professionali, e che si torni a quella serenità cui Norcia era abituata fino a pochissimi anni fa e il cui venir meno evidenzia, nuovamente, il basso livello al quale Alemanno ha spinto la comunità.
Ringraziamo l'ex sindaco Alemanno per le parole spese nei nostri riguardi e in quelli di chi, ieri, lo ha lungamente ascoltato apprezzandone, in assoluta buona fede, contenuti ancora una volta manipolati a suo uso e consumo.Lo ringraziamo per aver riportato in noi la tranquillità dei tempi migliori, rafforzando e cementando in via definitiva la convinzione di aver fatto la cosa più giusta per il futuro della città.
In attesa che un ritrovato clima di serenità possa offrirci l'occasione di spiegarci di persona, vorremmo in questa sede puntualizzare pochissime cose in relazione all'intervento di Alemanno, dal quale ci saemmo aspettati da parte sua, visto il momento, un minimo di autocritica.
La città sappia innanzitutto che gran parte, se non tutto, di quanto riferito dall'ex sindaco non risponde a verità. E questo è quanto ci preoccupa di più, perché riteniamo intollerabile e ingiustificabile, oltre che triste, che l'ex responsabile del governo scelga consapevolmente la via delle bugie per rimediare ai danni prodotti dalla sua ostinatezza. Facciamo solo due esempi concreti, rimandando ad altre occasioni tutte le altre osservazioni che eppure avremmo voluto fare se avessimo potuto contare sulla disponibilità di spazi congrui.
a) I 16 co.co.co del Comune sappiano che il regolamento per la stabilizzazione del personale precario con i requisiti della Finanziaria 2007 (in vigore dal 1 gennaio 2007) è stato adottato dalla giunta del Comune di Norcia il 6 dicembre 2007, quando era già in fase di approvazione la Finanziaria 2008 che prevedeva nuovi requisiti per la stabilizzazione definitiva. Tale regolamento è stato elaborato dal segretario comunale dott. Giovanni Gioffrè e non, come detto dall'ex sindaco dal suo predecessore dott. Mario Ruggieri che aveva lasciato Norcia 6 mesi prima. I co.co.co. sappiano pure che per quanto previsto dalla Finanziaria 2008 (tassativa impossibilità all'assunzione di personale con contratto co.co.co. se non in possesso di laurea magistrale e comunque per periodi di lavoro non superiore a tre mesi) l'amministrazione Alemanno, in assenza di un piano di stabilizzazione da concordare con i sindacati e da realizzare entro il 30 aprile 2008 (che la giunta ha deciso evidentemente di non fare, vista la mancanza di fondi sufficienti e destinati allo scopo nella bozza di bilancio 2008), alla scadenza dei loro contratti sarebbe stata comunque costretta a rinunciare alla quasi totalità dei collaboratori coordinati e continuativi.
Il commissario straordinario dott. Giancarlo De Filippis, che come riportato nella nomina prefettizia assume “i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta e al sindaco”, potrebbe procedere alla redazione del piano di stabilizzazione non predisposto da Alemanno, aprendo così le porte a una soluzione positiva della vertenza.Leggendo il decreto di nomina appare, quindi, evidente che i poteri attribuiti al commissario non limitano l'azione amministrativa dell'ente così come, invece, Alemanno e i suoi vogliono far intendere alla città.
b) Quanto al contributo di 25.000,00 euro concesso all'Associazione “Città dei Sapori”, abbiamo saputo che l'assessore al bilancio Romano Arpinelli si è spinto a dire, in barba all'evidenza di quanto riportato nero su bianco nella bozza di bilancio, che tale somma era “predeterminata e coperta”. Nella delibera di giunta (n. 32 del 18 febbraio scorso, a pochi giorni, quindi, dall'inizio della mostra-mercato), tra l'altro consultabile sul sito internet del Comune, al punto 11 si dice testualmente che “tale impegno di spesa verrà effettuato in regime di esercizio di provvisorio del bilancio poiché tali spese non possono essere differite ad altra data”.Quanto al grande ritorno di visibilità elencato dall'ex sindaco (Tg5, Tg4, Rai1, Rai2…e chi più ne ha più ne metta) agli atti del Comune non risulta alcuna documentazione comprovante quanto asserito con tanta fantasia e immaginazione”.
