La comunità francescana di Assisi ha chiesto oggi “ancora uno sforzo” per raggiungere “l'obbiettivo di 1 milione di euro'' -cui “manca poro”- che si è posto la campagna di solidarietà ''Nel nome del cuore'' a favore delle missioni francescane e dei bambini del Burundi e dello Sri Lanka. “C'è poco tempo ormai – ricordano in una nota dal Sacro convento di Assisi – fino alla mezzanotte di oggi per telefonare o inviare un sms al 45501 donando 2 euro”.
Con i fondi raccolti per lo Sri Lanka, verranno donate biciclette agli ex bambini soldato per raggiungere le scuole lontane dalle loro case, sostenute le popolazioni degli sfollati interni tornati a casa dopo 30 anni di guerra fratricida, ricostruite quaranta case in diverse regioni colpite dalle inondazioni e realizzata una struttura per giovani “Casa di accoglienza San Francesco”; mentre per il Burundi verrà potenziato l'ospedale di Mutoyi nella provincia di Gitega. In questo modo verranno aiutati egualmente tutti i gruppi etnici presenti e i membri delle diverse comunità religiose (cristiani, buddisti, indù e musulmani).
Ultimo appello della comunità francescana conventuale di Assisi: “E' una battaglia – ha affermato il custode del Sacro convento di Assisi, padre Giuseppe Piemontese – che vogliamo portare a termine per i poveri e proprio per questo contiamo sulla vostra sensibilità, ‘finché abbiamo tempo operiamo il bene. Dio ama chi dona con gioia ecco perché il bene che si sta compiendo trova in questa parola il suo senso e il suo significato ed ecco perché san Francesco ha fatto della sua vita un dono”.
La campagna di solidarietà e' stata lanciata nel corso della trasmissione 'Nel nome del cuore', andata in onda in diretta su Raiuno il 15 giugno scorso dal piazzale della Basilica di San Francesco d'Assisi, e sostenuta dalle voci di Carlo Conti, Raf, Renato Zero, Roberto Vecchioni, Nek, Noemi, Nair, Il Volo ed dal coro di 80 bambini del Teatro Carlo Gesualdo e del Ministro Mara Carfagna.
