postato da m.mignatti@…
“Un evento artistico culturale indipendente” così si definisce, o meglio lo definiscono gli organizzatori dell' Antifestival che si svolgerà a Cannaiola di Trevi nei giorni 19 – 20 – 21 giugno prossimi. Nel pieghevole in cui è contenuto l'interessante programma, i ragazzi danno a tutti la spiegazione del titolo della festa che non vuole assolutamente contrapporsi e contestare altre manifestazioni specifiche. Leggendo la spiegazione contenuta nell'opuscolo e riportata qui in basso, io credo, che ci sia sicuramente una sorta di contestazione rivolta soprattutto ad un sistema che favorisce l'evoluzione di un certo tipo di manifestazioni, dove il lucro è in primo piano e il contenuto artistico culturale segue dei canoni preordinati, dettati più dall'opportunismo facendo così delle Scelte scontate per evitare sperimentazioni rischiose per la buona riuscita del programma, precludendo pertanto la partecipazione di interessanti artisti che svolgono attività di spettacolo validissime ma meno conosciute.
D'altronde i festival sono nati anche per dare opportunità a persone che se pur di talento, aspettano con ansia il loro momento di gloria per inserirsi nel mondo dello spettacolo.
Voglio ricordare a tutti che lo stesso Giancarlo Menotti fondatore del Festival dei due Mondi, ha dedicato la sua vita all'adempimento di questo scopo e dal 1958 quando fondò la manifestazione, seconda come Festival solo a quello di Sanremo, ovviamente non per importanza data la diversità enorme dei due eventi, (all'epoca esistevano solo questi due festival), ha selezionato, oltre a personaggi famosi che dessero lustro ai vari spettacoli, anche artisti sconosciuti e molti di loro sono attualmente mostri sacri nella loro specialità artistica.
Oggi i Festival esistenti in Italia sono tantissimi e gli scopi sono molteplici, il lato economico è sicuramente importante per lo svolgimento corretto degli eventi, la parola lucro non è una parolaccia dato che tutto quello che si fa, merita comunque un riconoscimento, se non altro per premiare il tempo perso di tutti coloro che lavorano rubando momenti preziosi alla famiglia e al tempo libero, e per dare sostentamento a quelli che svolgono questa attività come lavoro principale. Quando il denaro diventa lo scopo primario per arricchire borse avide, arrivando addirittura a servirsi di mezzucci poco puliti o addirittura sporchi, distogliendo l'attenzione dei protagonisti dal vero scopo dell'operazione, si comincia a distruggere tutto facendo crollare i valori e perdendo di vista la vera essenza delle cose. Per i soldi si calpestano gli ideali, si infangano personalità ed intelligenze, si creano inimicizie e politiche malsane.
Tutto quello che sarebbe dovuto essere il sano ideale di una manifestazione perde di significato, proprio perché la tossicodipendenza dell'avidità, annebbia il talento e uccide lo spettacolo, annulla il divertimento di creare un opera grande o piccola che sia ma che vale la pena di essere chiamata tale.
Il festival perfetto è un'utopia? Credo che questi ragazzi vogliano dimostrare il contrario, qualcosa contro tutto quello che è virus e che mina la salute di tutti noi che viviamo come protagonisti o come spettatori il mondo dello spettacolo. Non crediate sia semplice, e per questo vi invito a sostenerli ed aiutarli con lo stesso spirito che anima la loro volontà di esserci, con altruismo e coraggio.
Il loro invito è semplice, come la loro giovane voglia di creare
Questa che segue è la spiegazione del titolo ANTIFESTIVAL che ho copiato dal programma:
L'antifestival nasce “all'incontrario” in una cerchia di artisti non professionisti che sentono la necessità di esibirsi nel luogo a loro più congeniale: un palco che non sia alienato da contorni poco definiti in cui non si riesce mai a distinguere la finalità per la quale l'arte viene propagata: l'antifestival è una manifestazione indipendente, dove l'arte libera è protagonista. Qui lo spirito artistico non viene leso, l'associazione culturale “antifestival” non persegue scopi di lucro. Il nostro obiettivo è divertirvi, emozionarvi… come anche noi ci emozioniamo ad organizzare l'evento, ad assistere agli spettacoli e a salire sul palco. Un palco di 80 metri quadri allestito con cura perché chiunque impiega mesi per le prove, alimentando la propria creatività con una passione esponenziale e tangibile durante l'esibizione, lo merita. Questo è il nostro spirito. Se volete assaporare con noi un piatto dal gusto semplice e fermarvi fino a tarda notte ascoltando musica e ballando unitevi a noi…l'antifestival è di tutti!
“Un piatto dal gusto semplice” questa frase vi da meglio di altre mille parole che potrei scrivere, il senso di tutto ciò che troverete recandovi il 19 – 20 – 21 giugno a Cannaiola di Trevi per L'Antifestival.
Per sapere il contenuto di questi tre giorni di manifestazione, e avvicinarvi di più alla stessa per appoggiare ed aiutare gli organizzatori, visitate il sito dell'Associazione Culturale Antifestival.
In bocca al lupo ragazzi, con affetto, Marcello Mignatti”
