Domenica 25 Maggio nella frazione folignate di Sterpete, presso l’ex campo container, si è inaugurata la prima base-scout stabile dell’Umbria, “Il Giacinto”.
Il Presidente del movimento adulti scout cattolici italiani (M.A.S.C.I.) di Foligno 2, Renzo Angeli, sottolinea l’importanza di questo nuovo punto d’incontro e di ritrovo, che dà “la possibilità di ritrovarsi e svolgere tutte le attività fondamentali che caratterizzano questo movimento”. “La parola scout – spiega Angeli – significa esploratore e fu scelta da Baden-Powell, fondatore del movimento, che nel 1907 nell’ isola di Brown sea e precisamente nella baia di Poole, sulla Manica in Inghilterra, organizzò, con un gruppo di venti ragazzi inglesi (inizialmente solo maschi), il primo campo scout del mondo.
Quando si parla degli scout si pensa immediatamente a delle persone in grado di cavarsela da soli nelle situazioni più svariate. Lo scoutismo – prosegue il Presidente del gruppo Masci – è caratterizzato da un metodo educativo il cui fine ultimo è quello di dare la possibilità ai giovani di diventare “buoni cittadini”, impegnati nella vita e predisposti ad essere futuri “cittadini del mondo” volenterosi di migliorare la società e sostenitori convinti della fratellanza tra i popoli. Si basa, quindi, su un semplice codice di valori di vita (ad es. la legge scout e la Promessa), sul principio dell'imparare facendo, che delinea la crescita personale degli individui tramite l'esperienza attiva e partecipata, sulla metodologia di attività per piccoli gruppi, che sviluppa la responsabilità, la partecipazione e le capacità decisionali, e sulla sfida di offrire ai giovani attività sempre stimolanti ed interessanti”.
Così, il primo gruppo, chiamato “lupetti“ (8-11 anni), riguarda l’età del gioco e giocando ad impersonificare i protagonisti del libro della giungla, i bambini imparano a vivere, ad essere indipendenti, a stare con gli altri, a socializzare.
Il secondo gruppo si chiama “reparto“ (12-15 anni), è l’età della manualità e del lavoro. Qui si impara a gestirsi, a cavarsela in varie situazioni, come quello, ad es., di costruire vari oggetti di prima necessità avendo a disposizione solo legno e corda. Il terzo gruppo è il “clan“ (16-19 anni), è il gruppo del ragionamento, i ragazzi più grandi sono pronti a sostenere le varie discussioni con tematiche sociali.
Poi a 20 anni c’è il gruppo della “partenza“, si conclude l’esperienza scautista e si lascia il gruppo, oppure si sceglie di rimanere e di entrare nella comunità dei capi (co. ca) e diventare, così, uno dei capi pronto a guidare i piccolini.
Successivamente, in età adulta si può entrare a far parte del gruppo M.A.S.C.I.
Il Presidente Angeli, conclude ricordando una frase del fondatore Baden Powel, comunemente chiamato dai ragazzi BP che è diventata il motto di tutti gli scout “lascia il mondo un po meglio di come l’hai trovato“.
(Maria Moroni)