L’ospedale di Narni non si tocca. Lo afferma il direttore generale dell’Usl 2 Imolo Fiaschini che smentisce la notizia di una possibile chiusura del nosocomio “definito da qualcuno – dice il direttore – come un ospedale senza futuro, per riduzione di attività e mancato rispetto degli impegni presi al momento della chiusura del punto nascita”.
Alle previsioni catastrofiche il direttore generale risponde con la matematica o meglio con i numeri. Il Dg ha messo a confronto i dati dell’attività del 2015 con quelli tendenziali al 31-12-2016. Questo parallelo dimostra come l’ospedale non sia in crisi, anzi i valori sono aumentati in quasi tutti i settori a cominciare dal numero dei ricoveri globali, passati da 3038 del 2015 a 3146 di quest’anno.
Stesso andamento anche nella corsia di Chirurgia Generale dove si passa dai 891 casi trattati nel 2015 ai 996 del 2016, un aumento del 11,78%.
In crescita anche la Medicina Generale che passa 533 a 572 casi trattati e la Chirurgia Ginecologica che fa registrare un più 23,18% (da 729 casi a 898).
Unica disciplina che vede una apparente riduzione è l’Ortopedia e Traumatologia, che passa da 596 casi trattati a 506, con riduzione del 15,1%. La flessione sembra dovuta però, come dimostra il netto aumento delle prestazioni ambulatoriali che passano da 4.845 a 5.452, alla riclassificazione in ambulatoriali di alcune prestazioni precedentemente classificate come ricoveri, come da input ministeriale.
“Oltre l’aumento meramente numerico – spiega il direttore generale – tutte le attività delle discipline chirurgiche vedono aumentare anche il peso del DRG dei casi trattati (aumento della complessità dei casi), con la Chirurgia Generale che passa da un peso medio di 0,94 ad un peso medio di 1,05; con l’Ortopedia e Traumatologia che passa da un peso medio di 1,32 ad un peso medio di 1,44; con la Chirurgia Ginecologica che passa da un peso medio di 0,61 ad un peso medio di 0,66; il tutto attesta una riqualificazione positiva dei servizi resi.
In conclusione i dati dimostrano un aumento dell’attività globale dell’ospedale di Narni, aumento della complessità dei casi trattati, mantenimento di tutti gli impegni previsti nello specifico piano di riordino.
Quanto sopra – conclude – si ritiene doveroso al fine di fornire una corretta informazione all’opinione pubblica, che potrebbe sentirsi disorientata da voci ed ipotesi di ridimensionamento che alla luce dei dati oggettivi riportati sono da ritenersi totalmente infondate, nonché per un altrettanto doveroso riconoscimento della preziosa, professionalmente elevata, e continua attività di tutti gli operatori dell’ospedale di Narni a cui va il sentito ringraziamento della Direzione Aziendale”.