Categorie: Cronaca Perugia

Morti per droga, torna l’incubo overdose “gira roba cattiva”

La Perugia, quella che “non è più la capitale della droga” torna a tremare. Tre decessi sospetti a  poche ore di distanza, due in centro città e uno nella provincia bastano a riaprire ferite non ancora cicatrizzate. Lo spettro ‘maglia nera’ nazionale per le morti da overdose insegue il capoluogo dell’Umbria come un’ombra dietro le spalle che mette inquietudine. E anche se i numeri non sono quelli di una volta, cominciano a fare paura.

Autopsia conferma, mamma morta per droga. Tre morti in 72 ore, probabilmente riconducibili all’uso di droga e ora le prime conferme: dall’autopsia eseguita ieri dalla dottoressa Laura Panata emerge infatti compatibilità tra l’overdose e la morte della mamma 37enne trovata cadavere in strada, con accanto la bimba di appena sei mesi, adagiata su un ovetto che piangeva tanto da attirare l’attenzione di chi  ha dato l’allarme. Troppo tardi.

E nella notte tra venerdì e sabato un ragazzo entra in una  pizzeria vicino alla stazione e chiede aiuto perchè il suo amico “sta male“. Il suo amico è il 50enne che viene trovato morto, sopra un ‘letto’ di siringhe in uno dei ‘non luoghi’ di spaccio e consumo di droga a Perugia. In quel pezzo di binari tra le stazioni del treno e del Minimetrò tra via Cortonese e Fontivegge. L’autopsia in questo caso si terrà domani (lunedì) e sarà eseguita dal medico legale Massimo Lancia. In questo caso manca ancora la certezza che si tratti di overdose.

Si era già sentito male, lo stesso 50enne al Pincetto pochi giorni prima era stato soccorso per un malore e trattato come nei casi di overdose e si era subito ripreso.

A Foligno, zona Sant’Eraclio, muore un 29enne nello scantinato di casa. Lo cercavano da giorni. Alle spalle i problemi di droga. Lo hanno trovato giovedì sera, pochi giorni prima era stato il suo compleanno. Anche qui se il decesso è dovuto all’uso di sostanze si saprà solo dopo l’esito dei test.

Ma non sono gli unici casi. Negli ultimi giorni infatti si sono registrati diversi malori da intossicazione di stupefacenti. Venerdì un tossicodipendente di 50 anni ha avvertito i vigili urbani accusando un malore dopo essersi iniettato una dose di eroina a bordo della sua auto, in zona stadio. E’ stato salvato dal 118. Come pure l’eroinomane che si era bucato pochi giorni fa nei bagni della stazione ferroviaria. Tutti salvi, in questi casi. Ma qualcuno, tra loro,  ha iniziato ad avere paura e di conseguenza  a parlare con gli agenti, che in queste ore battono a tappeto la città facendo domande. Hanno parlato di una partita di droga “cattiva”, di “robaccia” in giro. Troppo “pura” o “tagliata male” e i tossicodipendenti lo scoprono prima di tutti.

Ma la possibilità che circoli una partita tagliata male o troppo potente di eroina è reale. Anche dalla questura era stato detto che “esiste la tendenza soprattutto da parte di piccoli pusher di tagliare poco la sostanza per accentuare l’assuefazione negli assuntori abituali. Con rischi inevitabilmente ancora più alti”. Ed è stato spiegato anche come  l’attuale mercato della droga a Perugia sembra essere gestito su piazza da “cavallini” (i cavalli, nel gergo vengono chiamati i pusher, ndr) inesperti e sprovveduti, dopo i numerosi arresti dei “pezzi da novanta”. Insomma meno droga in giro, ma più pura e forse più pericolosa.