Morte e speranza si fondono nel Requiem di Silvia Colasanti - Tuttoggi.info

Morte e speranza si fondono nel Requiem di Silvia Colasanti

Sara Fratepietro

Morte e speranza si fondono nel Requiem di Silvia Colasanti

Serata carica di emozioni per l'omaggio alle vittime del terremoto andato in scena in piazza Duomo
Mar, 04/07/2017 - 17:53

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Un emozionante omaggio tra musica e poesia per onorare i morti – le oltre 300 vittime del terremoto del 24 agosto e delle scosse dei mesi seguenti – e per “dare una speranza ai vivi“. E’ stata una serata toccante quella andata in scena domenica sera in piazza Duomo a Spoleto per il “Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa” scritto da Silvia Colasanti.

Un crescendo di emozioni, con l’International opera choir protagonista insieme all’Orchestra giovanile italiana diretta da Maxime Pascal ed alla voce di Mariangela Gualtieri, fino al bandoneon di Richard Galliano, che riporta la speranza che supera la morte.

Proprio morte  e speranza  si alternano per questo Requiem commissionato appositamente da Spoleto60 con il patrocinio di Regione Umbria e Camera di Commercio di Perugia per rendere omaggio alle vittime del sisma. A fare da contraltare al “Coro di chi non dubita”, che inizia il suo “Eterno riposo” con un lamento accompagnato dal suono  sordo delle nacchere (che si ripeterà anche alla fine della serata), è “la dubitante”, a cui presta la voce Mariangela Gualtieri. Parole che cercano di comprendere una tragedia impossibile da comprendere, e che diventano infine un vero e proprio inno alla vita, una richiesta di perdono per non aver goduto appieno della propria vita, troppo breve per essere sprecata. “Perdonate se ho riso troppo poco. Se poco ho ringraziato per le camminate nel bosco, per quell’ebbrezza di gambe nell’andare, accordo delle mani in ogni semplice fare. Se non ho ringraziato per il dolce dormire e tenersi abbracciati sulla sponda del buio spaventoso […] Perdonate ogni omissione mia, la cecità che mi ha fatto sentire di essere buona, l’ipocrisia con cui mi sono assolta, la misura del mio volere bene” dice “la dubitante” alla fine, con il sottofondo del bandoneon di Richard Galliano che poi si fonde con l’orchestra portando nella splendida cornice di piazza Duomo – che per l’occasione ha visto la presenza del ministro Claudio De Vincenti e del sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, oltre che dei sindaci della Valnerina colpita dal sisma – un grande senso di serenità.

Una serata carica di emozioni, acuite da strumenti musicali particolari, dove le percussioni hanno fatto la differenza – con il tocco magico del vibrafono ed i tocchi sordi come di campane suonate a morte – insieme all’arpa ed anche dalla teatralità dei movimenti del coro.  Fino alla rinascita rappresentata dal bandoneon di Galliano, “una richiesta di perdono per la piccolezza umana e canto di ringraziamento alla terra e al cielo”.

REQUIEM
STRINGERANNO NEI PUGNI UNA COMETA
per Soli, Coro e Orchestra
editore Casa Ricordi srl
musica Silvia Colasanti
su testi di Mariangela Gualtieri
e testi latini dalla liturgia
direttore Maxime Pascal
Orchestra Giovanile italiana
International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti
voce recitante Mariangela Gualtieri
mezzo soprano Monica Bacelli
bandoneon Richard Galliano

Foto Ufficio stampa Festival dei Due Mondi

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