Monte Peglia candidato a riserva Mab Unesco, domenica escursione - Tuttoggi.info

Monte Peglia candidato a riserva Mab Unesco, domenica escursione

Redazione

Monte Peglia candidato a riserva Mab Unesco, domenica escursione

Domenica 21 gennaio 2018 a cura del CAI Orvieto in collaborazione con il Comune di Orvieto e l'Associazione "Monte Peglia per Unesco" nell'ambito delle iniziative volte a promuovere il progetto di candidatura
Mar, 16/01/2018 - 09:55

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Il Monte Peglia candidato a Riserva MAB UNESCO è un patrimonio tutto da scoprire, di grande pregio storico e naturalistico che non tutti conoscono. Ed ecco che, nell’ambito delle iniziative volte a promuovere il progetto di candidatura del Monte Peglia a Riserva MAB UNESCO e per creare la massima consapevolezza verso questo bene comune, il CAI di Orvieto, in collaborazione con il Comune di Orvieto e l’Associazione “Monte Peglia per Unesco” promuovono, l’escursione naturalistica e paesaggistica nei luoghi della storia del MONTE PEGLIA che si terrà Domenica 21 gennaio 2018 con partenza alle ore 8:30 dal parcheggio di Via Monte Peglia ad Orvieto Scalo.

Il territorio che sarà esplorato ricade per intero nel parco S.T.I.N.A. (Servizi Territoriali di Interesse Naturalistico e Ambientale) e dentro i confini amministrativi del Comune di San Venanzo. Ci si muove in una parte dell’Umbria di notevole pregio naturalistico: alta collina con copertura di foreste demaniali cedue; qua e là macchie di conifere a seguito di rimboschimenti massicci susseguitisi nel corso del XIX° e XX° secolo. Scorci panoramici che si aprono improvvisi e che spaziano dall’Amiata al Cetona, alla piana di Perugia, dal Subasio ai Sibillini e ai monti della Laga.

Ma qui l’interesse è anche e soprattutto un altro. I suoli che si vanno a calpestare non sono quelli di anonimi sentieri di bosco o strade di campi, ma sono ricchi di storia e parlano di antiche dinamiche sociali, sono arcaiche vie di comunicazione tra quelli che un tempo erano fiorenti e popolosi borghi castellani sparsi su queste colline: Palazzo Bovarino, Spante, Ospedaletto, Collelungo, Ripalvella, San Vito in Monte, Poggio Aquilone, Rotecastello, Civitella dei Conti. Questi percorsi, infatti, costituivano l’ossatura di quell’asse viario principale che era l’antica Via Orvietana, storico collegamento tra Perugia e Orvieto. Tutto cambiò a partire dalla seconda metà del XIX° sec. quando si costruì una nuova via di comunicazione (la futura SS 317 “Marscianese”), tagliando fuori dalle rotte dei traffici i borghi che si affacciavano sull’antica Via Orvietana, come San Vito in Monte e Palazzo Bovarino.

Questo ed altro, come la drastica perdita di valore del legname, l’avvento della motorizzazione, decretarono l’inesorabile abbandono di questi luoghi e dei poderi circostanti, con conseguente caduta in disuso delle  vie di collegamento. Ripercorrerle a piedi, lentamente, ha un sapore antico, sembra di incrociare i viandanti, i mercanti con i loro carri, le carrozze dei signorotti trainate dai cavalli che numerosi battevano questi suoli.

In questi territori tuttavia, la scarsa antropizzazione e il mantenimento (se non addirittura aumento) della copertura boschiva hanno fatto sì che questa antica rete viaria si mantenesse pressoché intatta, a differenza di altre aree geografiche dove i disboscamenti massicci, la zootecnia e le coltivazioni hanno cancellato ogni traccia di ciò che fu.

L’escursione di Domenica 21 gennaio, è un percorso ad anello della lunghezza di circa 17 km da percorrere in circa 6 ore (soste escluse). Si parte a piedi dal km. 12+900 della “Marscianese”, appena fuori Ospedaletto, e dopo aver attraversato la bella pineta attrezzata di Poggio Spaccato si devia a destra per una strada forestale in discesa, fino al greto del fosso Faena, si attraversa e se ne risale la sponda sinistra immersi nel bosco. Un’edicola nota come Traccio di Santo Venanzio ricorda la tradizione cristiana riguardante la storia di questo luogo di culto. Si risale per l’antica via che collegava San Venanzo a Palazzo Bovarino, che nella parte terminale offre aperture panoramiche notevoli. Dopo aver superato podere Montanara si ritrova la statale al km. 14+800 da attraversare con direzione Palazzo Bovarino per poi percorrere un tratto dell’antica Via Orvietana che, a quest’altezza, cessava di coincidere con il tracciato dell’attuale statale e anziché passare per Ospedaletto e scavalcare il Peglia deviava verso il Castello Bovarino per poi scendere nella valle del Paglia. Dopo alcune centinaia di metri un sentiero di bosco, ovvero l’antica via che collegava Palazzo Bovarino a Spante, conduce alla maestosa Villa Spante che fu una delle residenze preferite dei Conti Faina. Una lunga e bella carrareccia forestale riporta infine ad Ospedaletto.

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