Spoleto

Ministro Franceschini a Norcia e Spoleto “Lavoro enorme, tornerà tutto dov’era”

Ha notato il “lavoro enorme” del personale del ministero dei Beni culturali, dei vigili del fuoco, dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio e delle altre forze della protezione civile, elogiando il loro operato: il ministro Dario Franceschini ha voluto vedere con i suoi occhi questa mattina la situazione a Norcia dopo le scosse di terremoto del 24 agosto e di fine ottobre, dove le chiese sono crollate, mentre il centro storico è rimasto in piedi. “Norcia dimostra che si possono ricostruire i centri storici come sono, con criteri di sicurezza antisismica che funzionano” ha osservato il titolare del Mibact.

La visita a Norcia

Arrivato nella città di San Benedetto poco prima delle 10,30, Franceschini ha percorso il centro storico partendo da Porta Ascolana, accompagnato dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, dall’onorevole Marina Sereni, dall’assessore regionale Fernanda Cecchini, dal sindaco Nicola Alemanno, dall’arcivescovo Renato Boccardo, dalla soprintendente dell’Umbria Marica Mercalli, dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dai tanti operatori – del Mibact, della Soprintendenza, dei carabinieri, ma anche i restauratori volontari – attivi da mesi sul posto per la salvaguardia di chiese e monumenti. Con molta attenzione, scattando anche delle foto per documentare la situazione, il ministro dei Beni culturali ha ascoltato le spiegazioni degli interventi tecnici effettuati, come la schiuma con cui è stata ricoperta la chiesa di San Francesco o l’opera di selezione e numeratura delle macerie, pietra per pietra. Macerie che, ha spiegato la Marini, ora inizieranno ad essere rimosse, avendone affidato l’attività. Presente a Norcia anche l’imprenditore Brunello Cucinelli, che già nelle scorse settimane ha annunciato che si farà carico di vari interventi nella città di San Benedetto.

Il sopralluogo al centro dei beni culturali

Da Norcia il ministro Franceschini è ripartito intorno alle 11.30, per arrivare a Spoleto, al capannone regionale di Santo Chiodo dove sono custoditi i beni culturali, terminato nel 2008 proprio come centro di ricovero di questo tipo di opere in caso di calamità naturali. Il ministro ha evidenziato come tutto sarà restaurato e tornerà al proprio posto. Sui tempi necessari, però, c’è stata una divergenza tra gli operatori  del settore – che hanno parlato di decenni – e i rappresentanti istituzionali, che hanno invece assicurato che si metteranno in piedi più forze possibili proprio per accelerare i tempi. Oltre 3.000 al momento le opere mobili custodite nella struttura, all’avanguardia sotto molti punti di vista, per lo più tele, statue, paramenti sacri provenienti dalle chiese di Norcia, Cascia e Preci e dalle tante frazioni ma anche da altre parti della Valnerina. La struttura a breve dovrebbe venire aperta a visite guidate su prenotazione.

Fondi per il Festival dei Due Mondi e Umbria Jazz

Prima di lasciare Santo Chiodo, il titolare del Mibact – che ha poi raggiunto la Rocca Albornoziana per una visita privata – ha annunciato la sua presenza alla 60esima edizione del Festival dei Due Mondi. “Il ministero è sempre stato vicino al Festival di Spoleto, uno dei più importanti che ci siano nel nostro Paese, non mancherà sicuramente il sostegno anche quest’anno” ha detto. Ed ha confermato anche come il Governo stia al lavoro per cercare di prevedere fondi straordinari anche per Umbria Jazz. Presente a Santo Chiodo anche il direttore artistico del Festival dei Due Mondi, Giorgio Ferrara, che i rumors danno vicino ad una riconferma dopo la scadenza del suo mandato.

Il commento della presidente Marini

La visita di oggi del Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, è molto importante. Il settore dei beni culturali, infatti, è l’altro grande ‘ferito’ di questo terremoto, accanto al patrimonio privato, alle abitazioni civili, ai danni che questa crisi sismica ha causato anche al nostro sistema economico, dalle imprese agricole a quelle del settore ricettivo ed alberghiere”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione delle visita a Norcia e Spoleto del Ministro per i beni culturali, Dario Franceschini.  “Anche per l’importante e delicato settore dei beni culturali – ha proseguito la presidente Marini – abbiamo la necessità di passare il prima possibile dalla fase dell’emergenza a quella del restauro e del ripristino dei più importanti e significativi beni culturali di quest’area, per poterli restituire al più presto alla loro fruibilità. Questo patrimonio, infatti, non rappresenta solo il simbolo più profondo della identità della nostra terra, ma è anche un importante fattore sociale e culturale e di crescita economica”.

Nella successiva visita a Santo Chiodo di Spoleto, al deposito della Regione Umbria e del Ministero che ospita le opere danneggiate dal sisma ed anche il laboratorio di restauro, la presidente Marini ha voluto ricordare “quanto la Regione Umbria, e lo stesso Ministero, siano stati lungimiranti nel voler realizzare una tale struttura, dove operano professionisti di grande qualità e competenza, in cui è possibile il ricovero, ed il restauro, di opere danneggiate o coinvolte da calamità naturali. Questo ci ha consentito, proprio in occasione dei recenti terremoti, di essere immediatamente operativi nella salvaguardia e nella messa in sicurezza di questo prezioso patrimonio artistico. Al tempo stesso – ha concluso Marinipossiamo già pensare ad avviare la fase del suo restauro grazie ad un primo piano stralcio che stiamo definendo congiuntamente Regione, Soprintendenza, Ministero e Ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione”.

(aggiornato alle 16:45)

IN BASSO LA GALLERY CON LE FOTO DELLE OPERE RICOVERATE AL CENTRO REGIONALE PER I BENI CULTURALI DI SANTO CHIODO