Minacce di morte al telefono e spaccio | Arrestato 40enne - Tuttoggi.info

Minacce di morte al telefono e spaccio | Arrestato 40enne

Redazione

Minacce di morte al telefono e spaccio | Arrestato 40enne

E' accaduto a Magione | L'uomo aveva trasformato il bagno in una serra per la marijuana
Ven, 26/05/2017 - 14:20

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Un uomo di 40 anni, M. M. le iniziali del suo nome, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e del Radiomobile di Città della Pieve e di Magione, accusato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di droga. L’uomo, commerciante di origine romana, celibe e domiciliato a Magione, è stato colto in flagranza di reato. Il fatto è accaduto nella tarda serata del 16 maggio.

Nel tardo pomeriggio di quel giorno, un cittadino ha infatti telefonato al 112, richiedendo l’intervento dei carabinieri: l’uomo ha raccontato a quel punto di aver subito delle minacce telefoniche da una persona di sua conoscenza. i militari del radiomobile di Città della Pieve, giunti sul posto, hanno acquisito maggiori dettagli. L’uomo ha riferito ai militari che la persona che gli aveva telefonato aveva minacciato di morte altre persone, millantando di usare una pistola. Subito i carabinieri sono piombati nell’abitazione del quarantenne, indicato come l’autore delle telefonate, per verificare che l’uomo avesse effettivamente con sé la pistola. L’arma, detenuta illegalmente c’era, nascosta in un cassetto del comò della camera da letto, insieme ad alcuni proiettili. All’interno della camera c’erano anche numerosi barattoli in vetro contenenti della marjuana, per un peso complessivo di circa 1 chilogrammo.

Durante la successiva perquisizione della casa del 40enne è stato accertato che il bagno attiguo alla camera da letto era stato adibito a vera e propria serra per la coltivazione dello stupefacente, in cui erano presenti 10 piante di marjuana alte circa un metro, lampade fitostimolanti, concime per piante, oltre a tre bilancini di precisione.

Tutto il materiale ritrovato è stato posto sotto sequestro penale. L’arrestato è stato quandi condotto presso gli uffici della compagnia carabinieri di Città della Pieve, per poi essere recluso presso il carcere di Capanne. Il giorno successivo, dopol’udienza in tribunale, l’arresto è stato convalidato e disposta la misura cautelare in carcere.

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