La squadra mobile di Perugia ha messo a segno un sequestro record. Mezzo quintale di marijuana. A 24 ore dalla fine dell’anno gli agenti della questura, in collaborazione con i colleghi di Bologna, hanno bloccato tre uomini ritenuti i corrieri (secondo quanto riportato nell’ordinanza che ha portato agli arresti) che dovevano consegnare carico ad un albanese. Cessione che doveva avvenire nel parcheggio di un supermercato di Ponte Felcino dove appunto sono stati trovati gli uomini con il carico di droga. A finire nei guai due uomini (padre e figlio) di origini pugliesi ed un cittadino albanese con un passaporto falso intestato ad un cittadino greco.

Per riuscire a fermare i corrieri, gli agenti della polizia di Perugia, al lavoro con gli uomini della Squadra Mobile di Bologna, hanno elevato i controlli sulla E45, nei pressi del supermercato di Ponte Felcino. Quando, nel parcheggio, è arrivata un’auto presa a noleggio da Brindisi, ai poliziotti è bastato assistere alla scena per avere la conferma che quella era la “pista” giusta. L’incontro tra il conducente dell’auto e altre tre persone a bordo di un’altra auto, anch’essa intestata ad una donna brindisina, non ha lasciato alcun dubbio agli agenti.

Questo il quadro di quanto stava accadendo: le persone arrivate nel parcheggio erano l’acquirente perugino, il corriere della droga e i due “committenti” del trasporto, che avevano viaggiato a qualche chilometro di distanza dal corriere, facendogli da “staffetta” e contattando l’acquirente per le trattative. I rapporti tra i tre uomini ed il corriere venivano confermati dai contatti rinvenuti sui loro telefoni cellulari degli stessi, poi sequestrati.

Sono così scattati i controlli e le perquisizioni: la droga era sul sedile posteriore di una Fiat Punto coperta con una busta nera, divisa in tre grossi involucri. Il 49enne che la guidava ha ammesso di aver acconsentito di fare il corriere per problemi economici. Poi c’era la “staffetta” su un’auto che precedeva quella con il carico. E infine il destinatario del carico l’albanese di 49 anni che viaggiava su un’auto intestata ad una ragazza rumena residente a Passignano.

Gli arrestati – Il presunto acquirente perugino è in realtà un pluripregiudicato albanese, con gravi precedenti penali compiuti in Puglia (per tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione etc.), già condannato a 5 anni di reclusione per tali reati; il corriere è un pregiudicato di Fasano (Br), ed i “committenti” sono due brindisini, padre e figlio, con gravi precedenti anch’essi per reati vari (in particolare il padre ha un passato nel mondo del contrabbando). Il giudice Carla Giangamboni in esito all’interrogatorio di garanzia ha deciso di scarcerare il figlio. Le indagini sono ancora in corso per ricostruire “il traffico”.

(Immagine di repertorio)

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