di Spoleto a 5 Stelle
Uno degli obiettivi dichiarati nel programma elettorale del Movimento di Spoleto 5 Stelle è il miglioramento della qualità dei pasti distribuiti nelle mense pubbliche ed in particolar modo in quelle scolastiche. Nel periodo giugno settembre del 2010, venuti a conoscenza dell’imminente rinnovo del capitolato d’appalto per la gestione delle mense scolastiche, proponemmo all’assessorato competente di rivedere il sistema di acquisizione, trattamento e distribuzione dei prodotti alimentari per le mense delle scuole spoletine.
A questo proposito si formò un gruppo di lavoro composto ovviamente da noi militanti di S5S, da rappresentanti delle associazioni degli agricoltori (Coldiretti, Cia e Confagricoltura) da noi contattati e da alcuni dirigenti dell’amministrazione comunale. La nostra proposta, effettuata l’analisi della situazione di quel momento, consisteva in un modello, già attuato dal comune di Piacenza e definito virtuoso dal gruppo di studio Work Package 3 del progetto di ricerca europeo i POPY in termini di tutela ambientale, di qualità delle derrate e non in ultimo di valorizzazione culturale del territorio. A corredo della proposta, chiedemmo ed ottenemmo dal Comune di Piacenza, copia del capitolato d’appalto adottato e copia della planimetria dell’unità centrale di smistamento, cuore del sistema. In sintesi tutto ciò che sarebbe servito per elaborare un progetto che avesse come obiettivo innanzitutto la salute dei nostri figli e poi l’educarli ad amare la propria terra e quindi a difenderla, sensibilizzare loro e i propri genitori verso il consumo di prodotti locali e stagionali, dare nuovo slancio all’agricoltura locale strangolata da leggi di mercato imposte dalle grandi organizzazioni, creare occupazione per i giovani spoletini, ridurre gli imballaggi e le emissioni dovute ai trasporti.
Sono passati mesi e le nostre proposte sono state lasciate cadere nel nulla. Facciamo il punto della situazione attuale: il Comune di Spoleto ha prorogato di un anno il vecchio contratto per la gestione delle mense scolastiche, non vincolandosi così per altri quattro anni con una nuova gara d’appalto. Ha inoltre inserito nel bilancio programmatico 2011-2013 l’obiettivo di rivisitare il concetto di mensa scolastica che avvicini l’intera popolazione al consumo di prodotti locali, rimandando di un anno di mettere le mani sul capitolato speciale d’appalto per la gestione delle mense pubbliche, inserendo quei vincoli necessari per orientare la ditta aggiudicatrice a rifornirsi da produttori locali.
In questo modo è lasciata aperta la possibilità di intraprendere la strada indicata da noi. Visto per il silenzio sulla questione in tutto questo periodo ci domandiamo:
– Per quale motivo avete fatto cadere nel nulla le nostre proposte?
– il nostro aiuto ve lo abbiamo dato gratuitamente. quanto vi costa farci
sapere come finita? E soprattutto:perche non prendere in considerazione le nostre proposte che migliorerebbero un servizio ai cittadini pi importanti, i nostri figli?
